Tasse universitarie azzerate con ISEE fino a 20.000 euro: la proposta del ministro Manfredi

Rosaria Imparato

09/06/2020

Tasse universitarie azzerate fino a 20.000 euro di reddito: la proposta del ministro Manfredi è di allargare la no tax area, ma anche di prevedere sconti per le famiglie con ISEE fino a 30.000 euro: ecco le novità allo studio.

Tasse universitarie azzerate con ISEE fino a 20.000 euro: la proposta del ministro Manfredi

Tasse universitarie azzerate per chi ha un ISEE fino a 20.000 euro: la proposta del ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, è quella di allargare la no tax area.

Il ministro Manfredi sta lavorando a una vera e propria riforma del sistema università, non solo dal punto di vista fiscale. Lo scopo infatti è permettere di riaprire in sicurezza, quindi è necessaria una maggiore disponibilità di aule.

L’obiettivo a cui punta il ministro però è anche ripristinare gli esami in presenza, senza togliere l’offerta formativa a distanza.

Inoltre, tornando al sistema fiscale, si prevedono sconti per chi ha un reddito tra i 20.000 e i 30.000 euro: vediamo le novità allo studio.

Tasse universitarie azzerate con ISEE fino a 20.000 euro: la proposta del ministro Manfredi

L’emergenza sanitaria ha messo in difficoltà quasi tutti i settori, e senza dubbio anche l’istruzione ha subìto grossi danni. Per andare incontro alle famiglie, il ministro dell’Università sta pensando a una vera e propria riforma universitaria, che tocchi non solo le dinamiche fiscali, ma anche quelle organizzative.

Il ministro Manfredi ha infatti dichiarato a Sky Tg24 che stanno lavorando per cambiare il sistema delle tasse universitarie, allargando la no tax area fino a 20.000 euro di reddito.

Chi rientra in questa fascia, dunque, non dovrebbe pagare nessuna tassa universitaria.

Non solo: saranno previsti degli sconti per chi si trova con un ISEE tra i 20.000 e i 30.000 euro.

Il ministro Manfredi ha anche assicurato che ci saranno degli interventi specifici, gestiti dalle singole università, per individuare le famiglie che hanno subìto un calo di reddito improvviso e quindi non documentato dall’ISEE.

Infine, sarà incrementato il fondo per le borse di studio universitarie, così che ci sia un allargamento della modalità di accesso, e ci saranno dei bonus per colmare il divario digitale.

Tasse universitarie: si allarga la no tax area, ma non basta

Il piano a cui il ministro Manfredi sta lavorando è senza dubbio un buon punto di partenza, ma le spese degli studenti universitari non finiscono con le tasse.

Certo, iscrizione e frequenza delle lezioni hanno sicuramente un costo non trascurabile. Eppure anche gli stessi libri costituiscono una spesa non indifferente.

Per non parlare poi di chi va a studiare in un’università lontana da casa: ai costi di cui sopra si aggiungono anche vitto, alloggio e gli spostamenti.

Un altro intervento utile potrebbe essere quello di calmierare gli affitti per i fuori sede, come stanno facendo gli atenei dell’Umbria e della Toscana, mentre altre Regioni si stanno attrezzando per ridurre le tasse universitarie o per agevolazioni sui trasporti.

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