Tensioni USA-Cina, lancio di missili: i mercati tremano, che succede?

Violetta Silvestri

27/08/2020

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si riaccendono anche sul fronte del Mar Cinese Meridionale a suon di missili. Il clima poco rassicurante ha allertato i mercati asiatici: che succede?

Tensioni USA-Cina, lancio di missili: i mercati tremano, che succede?

Tensioni USA-Cina di nuovo protagonisti della scena internazionale. Lo scenario di guerra, questa volta, è il Mar Cinese Meridionale.

Pechino ha lanciato due missili come avvertimento a Washington e il clima è nuovamente piombato nella preoccupazione. L’accaduto ha provocato un avvio debole dei mercati asiatici. Cosa sta succedendo?

USA-Cina: lancio di missili nel Mar Cinese Meridionale

Dal Mar Cinese Meridionale sono giunte novità poco rassicuranti: Pechino ha lanciato due missili balistici a medio raggio in quella che è un’area tesa e rivendicata dalla potenza asiatica.

L’azione è stata interpretata subito come un avvertimento all’interferenza degli USA. Ci sarebbe stato, infatti, lo sconfinamento di un aereo spia americano in quella che è la “no-fly zone” durante alcune esercitazioni navali a Bohai. Si tratta di una parte di Oceano Pacifico particolarmente calda e fulcro di una disputa territoriale tra Cina e altri Paesi della regione.

Secondo fonti cinesi, la mossa è stata così giustificata: “Questa è la risposta della Cina ai rischi potenziali portati dalle frequenti intrusioni di aerei da guerra USA e navi militari nel Mar Cinese Meridionale”.

Gli Stati Uniti hanno quindi anticipato l’introduzione di restrizioni su visti ed esportazioni per società statali cinesi che sono interessate e attive nelle rivendicazioni.

I movimenti sono stati letti come un ulteriori motivo di incertezza nei rapporti tra cinese e statunitensi. Per questo, i mercati asiatici hanno mostrato una certa debolezza e cautela da parte degli investitori, con l’indice Nikkei in calo dello 0,47% e Hong Kong dello 0,6%.

Mar Cinese Meridionale nuovo fronte di guerra?

L’accaduto di ieri mercoledì 26 agosto ha riportato l’attenzione su un’area del mondo a rischio. La Cina, infatti, rivendica da tempo una parte dell’Oceano Pacifico, nel dettaglio circa l’80%, considerato strategico per il passaggio di merci e per l’arrivo di beni di approvvigionamento necessari alla potenza asiatica.

Le pretese di Pechino, però, sono contrastate da altri Paesi della zona, quali Vietnam, Brunei, Filippine, Malaysia. Inoltre, gli Stati Uniti sono presenti in questa porzione di mare in nome del diritto alla libertà di navigazione, portando avanti proprie operazioni di esercitazione navale.

Nel clima di tensione che si è creato tra Cina e USA, il fronte del Mar Cinese Meridionale potrebbe, quindi, diventare molto pericoloso.

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