Indicazioni positive dai numeri relativi le consegne di Tesla nel secondo trimestre. Ora la sfida è rappresentata da un target 2019 particolarmente ambizioso.
Un secondo trimestre da record per Tesla. La casa automobilistica californiana fondata da Elon Musk ha annunciato di aver chiuso il Q2 con un nuovo massimo storico in termini di auto consegnate.
Tra aprile e giugno, sono state recapitate 95.200 auto: 77.550 Model 3 e 17.650 tra Model S e X. Gli analisti si aspettavano un dato di poco sopra le 90 mila unità.
Le azioni Tesla, in rosso da inizio anno di 32,5 punti percentuali, nel pre-mercato di Wall Street segnano un incremento di poco inferiore al 7%.
Tesla: target ambizioso per il secondo semestre
Il dato segna un forte rialzo rispetto ai primi tre mesi, quando questioni logistiche hanno rallentato le consegne. “Anche se la domanda per le nostre auto è forte, abbiamo molte auto da consegnare per garantirci un trimestre di successo”, si legge in una delle mail inviate da Musk a fine maggio.
Nonostante la ripresa registrata nel secondo trimestre, il cammino per la casa elettrica è ancora lungo: nei primi sei mesi dell’anno sono state consegnate meno di 160 mila auto, contro le 360-400 mila stimate sull’intero anno.
Come già accaduto in occasione dei dati gennaio-marzo, la società non ha ribadito questa stima limitandosi a dire di essere “ben posizionati per una prosecuzione della produzione e delle consegne nel terzo trimestre”.
Azioni Tesla: i dubbi degli analisti
Le auto in transito alla fine del Q2, quelle che non sono entrate nel computo delle vendite ma che saranno conteggiate nel terzo trimestre, erano 7.400, contro le 10.600 di tre mesi prima.
“È da rilevare –ha detto Daniel Ives, analista di Wedbush- che gli ordini ricevuti nel corso del trimestre hanno superato le consegne e quindi la società è convinta di poter continuare a registrare vendite in aumento nel terzo trimestre 2019”.
Si tratta di un fattore molto importante alla luce di una guidance, valuta l’analista, “aggressiva” sul secondo semestre. Sulle azioni Tesla, Wedbush ha valutazione “neutral” con prezzo obiettivo fissato a 230 dollari, non lontano dai 224,55 dollari della chiusura di ieri.
Oltre a target particolarmente ambiziosi, gli analisti temono che le vendite del nuovo Model 3, decisamente più economico di quelli precedenti, “cannibalizzino” quelle dei modelli “classici”, andando ad incidere sulla redditività dell’azienda.
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