Tesla a picco, ma questa persona ha guadagnato mezzo miliardo grazie a Musk

Alessandro Cipolla

24/03/2025

Pessimo momento per le azioni Tesla mentre negli Usa sono in aumento le restituzioni e i danneggiamenti: per Elon Musk è una sorta di crisi, ma Robyn Denholm ha appena incassato 500 milioni.

Tesla a picco, ma questa persona ha guadagnato mezzo miliardo grazie a Musk

Tesla è in crisi, Elon Musk mostra fiducia anche se sembrerebbe iniziare a sentire la pressione, mentre chi sorride è Robyn Denholm, la presidente del gruppo voluta a capo del consiglio di amministrazione del gruppo proprio dal magnate sudafricano ora prestato alla politica.

Robyn Denholm - classe 1961 da Sidney - prima dell’incontro con Elon Musk ha avuto una buona carriera come contabile ed esperta dei servizi finanziari, lavorando con Toyota, Sun Microsystems e Juniper Networks, senza superare mai uno stipendio da 3 milioni di dollari in un anno.

Nel 2014 Denholm è entrata nel consiglio di amministrazione di Tesla come direttrice indipendente, con Musk che poi nel 2018 l’ha voluta come presidente del consiglio di amministrazione proprio nel momento in cui è stato costretto a cedere la carica.

Come riporta Reuters, a oggi Robyn Denholm “ha incassato circa 532 milioni di dollari in azioni Tesla, secondo Equilar, che ha analizzato decine di documenti normativi riguardanti la sua retribuzione e le vendite di azioni nel corso del suo periodo nel consiglio di amministrazione”.

Nonostante il recente tonfo delle azioni Tesla, la presidente così avrebbe accumulato una sorta di fortuna, con alcune di queste vendite che sarebbero avvenute di recente - all’inizio di marzo - prima che il calo delle azioni accelerasse la scorsa settimana.

Tesla crolla, ma la presidente si arricchisce

La generosità dei compensi riservati a Robyn Denholm ha generato più di una critica negli Stati Uniti, con Reuters che parla di “domande mirate sul fatto che questa manna dal cielo stia compromettendo la sua supervisione su Tesla e sul miliardario che l’ha arricchita”.

Come ben noto Elon Musk dopo aver finanziato e appoggiato la corsa presidenziale di Donald Trump è stato “ricompensato” con un ruolo operativo all’interna della nuova amministrazione: il suo compito è quello di guidare il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE).

In queste settimane passate alla guida del DOGE, Musk ha implementato misure significative per tagliare la spesa pubblicha, tra cui la riduzione del personale federale e l’eliminazione di contratti considerati non essenziali.

Queste azioni hanno suscitato controversie e opposizioni, con molti cittadini americani che hanno iniziato a restituire vetture Tesla che sono state oggetto anche di diversi atti vandalici, il tutto mentre le vendite sono in calo anche in Europa.

Del resto sposando la causa trumpiana e sostenendo i partiti di estrema destra nel Vecchio Continente, Elon Musk si è inimicato l’elettorato più sensibile alle questioni ambientali e, di riflesso, più propenso ad acquistare un’auto elettrica.

Il risultato di tutto questo sembrerebbe essere quasi drammatico per l’azienda: dopo il balzo in Borsa a seguito della vittoria elettorale di Trump, negli ultimi due mesi - ovvero da quando il tycoon è tornato alla Casa Bianca e Musk ha preso la guida del DOGE -, le azioni Tesla sono calate del 40%.

Nonostante questo l’imprenditore sudafricano si è detto fiducioso che il rilascio di nuovi modelli di auto nel 2025 possa invertire questo trend, invitando al tempo stesso i suoi dipendenti a non vendere le azioni Tesla in loro possesso.

Insomma per la casa automobilistica statunitense il momento sembrerebbe essere molto delicato, con solo la presidente Robyn Denholm che non sembrerebbe risentire di questa sorta di crisi visti i suoi guadagni super di cui molto si sta discutendo Oltreoceano.

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