Tesla non si fa abbattere dalla carenza globale di microchip e si avvia a superare il suo record di vendite nel 2021.
Elon Musk l’aveva promesso: Tesla non si farà abbattere dalla carenza dei chip. E così è stato. La casa produttrice di auto elettriche ha infatti consegnato 241.300 veicoli ai clienti nel terzo trimestre, superando sia le vendite dello scorso anno (139.593) che le stime degli analisti diffuse dal Wall Street Journal di 227 mila unità.
Tesla ha consegnato 232.925 berline Model 3 e veicoli sportivi compatti Model Y, mentre nello stesso trimestre dell’anno precedente la quota era ferma a 124.318 veicoli.
Il risultato è stato raggiunto anche grazie all’introduzione di una versione aggiornata della sua berlina di lusso Model S, soprannominata Plaid.
A questo punto, il raggiungimento del target stabilito dalla società di Musk di aumentare le consegne di oltre il 50% rispetto al totale dello scorso anno appare a portata di mano: nei nove mesi del 2021 ha venduto circa 627 mila auto, cifra non lontana dalle 750 mila prefissate.
La crisi dei chip negli Stati Uniti
La carenza globale di chip che si sta abbattendo sull’industria dell’auto sta obbligando diverse case automobilistiche a fermare la produzione, incidendo pesantemente sui risultati aziendali.
Carenza che potrebbe costare 210 miliardi di dollari di ricavi all’industria automobilistica globale, secondo la società di consulenza AlixPartners.
Negli Stati Uniti, il ritmo delle vendite di auto a settembre dovrebbe scendere a un tasso annualizzato di 12,4 milioni di veicoli, il peggiore da maggio 2020.
Tra le società americane più colpite c’è General Motors, la quale ha visto un calo del 33% delle vendite rispetto al precedente trimestre.
Il gigante statunitense era stato costretto più volte a ridurre al minimo la produzione in diversi impianti nel paese nel corso della scorsa estate, proprio a causa della carenza globale di chip, semiconduttori e pacchi batteria da montare sui suoi veicoli Chevrolet Bolt EV e EUV.
Nonostante il calo delle vendite negli Stati Uniti, GM annunciava il mantenimento delle sue previsioni sugli utili annuali rettificati di 13,5 miliardi di dollari; intanto la società continua a sviluppare soluzioni per mitigare gli impatti della carenza di semiconduttori.
Tra le altre società, Stellantis ha riportato un calo del 18% delle vendite nel paese, mentre sono attesi a breve i numeri sulle vendite di Ford.
Tesla festeggia
La crisi aveva colpito anche Tesla, spingendo Elon Musk ad avvisare i dipendenti della società del difficile periodo. Musk aveva sottolineato come i problemi alla produzione avevano spinto l’azienda a ritardare le consegne e i suoi team di assistenza ad aggiungere parti ai veicoli prodotti all’inizio del trimestre.
Nonostante la crisi, lo stesso Musk ha definito questo periodo “il più intenso a livello di consegne che Tesla abbia mai avuto”.
Risultato festeggiato dallo stesso CEO di Tesla tramite alcuni tweet in cui si sottolineavano i numeri di consegna e di produzione, oltre a “ringraziare fornitori e partner logistici per avercela fatta nonostante le grandi difficoltà”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA