Non si ferma la scalata di Cdp verso l’aumento della quota in Tim, un traguardo che sembra sempre più vicino.
Dopo l’annuncio del 14 febbraio, quando il consiglio di amministrazione ha reso pubblica l’intenzione della Cdp di aumentare la propria quota del 10% nella Tim, gli sviluppi sono stati celeri arrivando oggi vicini alla soglia.
Tutto questo in attesa dell’assemblea che si svolgerà il 29 marzo 2019. Tale data sarà decisiva per le sorti di 5 amministratori, ma anche per votare il bilancio e il dividendo inerenti alle azioni di risparmio. Altri punti verranno discussi, l’incontro sarà quindi risolutivo a 360°.
Tim, cresce quota Cdp
Bisogna dire che quando la Cdp (Cassa depositi e prestiti) intende raggiungere un traguardo, lo ottiene con risolutezza e velocità. Infatti nel momento in cui, a metà febbraio, è stata annunciata la decisione di aumentare del 10% la propria quota partecipativa nella Tim, la crescita è stata quasi immediata.
L’ultima rilevazione risale a circa una settimana fa raggiungendo il 7,1%. Ora, un filing della Sec, la Consob statunitense, annuncia che la Cdp è salita ancora toccando quota 8,7%. Sembra sempre più vicino l’obiettivo che si era prefissata. Si tratta di un bel salto in avanti considerando che all’ultima riunione della Tim deteneva solo il 4,9%.
La posizione più forte in Tim, potrebbe essere decisiva per la questione tra i due soci di maggioranza Elliott e Vivendi. Tuttavia avendo il 50% di Open Fiber potrà protendersi a favore della rete unica.
Assemblea 29 marzo: fase preparatoria
L’assemblea Tim che si terrà il 29 marzo servirà per discutere su numerosi punti, tra cui la revoca di 5 amministratori, la votazione del bilancio e del dividendo sulle azioni di risparmio, la relazione sulla remunerazione.
Dopo le denunce di Vivendi, si è registrata l’irregolarità da parte del presidente Tim, Fulvio Conti, il quale non avrebbe notificato a tutti le informazioni allo stesso momento. Sembra che siano stati privilegiati alcuni consiglieri, in particolare coloro appartenenti alla fazione di Elliot.
Questo è uno dei elementi introdotti nella documentazione preparatoria all’assemblea. Riguardo alla governance, si legge che il Cda di Tim deve concentrare le proprie energie per creare un ambiente costruttivo e aperto.
Invece sulla remunerazione, si è constata una forte diminuzione. Infatti nel 2018 i compensi della Cda sono costati 3 milioni contro i 4 milioni del 2017.
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