Quali società quotate su Borsa Italiana potrebbero prosperare con l’attuazione dei piani proposti dal nuovo governo Meloni?
Quali sono i titoli migliori - o meglio, potenzialmente destinati a salire - in Borsa Italiana sulla base dell’agenda del governo Meloni?
L’Italia capovolge nuovamente la clessidra del tempo e dà vita a un nuovo e diverso ambiente politico, ideologicamente differente dal precedente e probabilmente destinato a perdurare nel tempo. I presupposti del governo Meloni sono ben scanditi dalle sue proposte e dalle dichiarazioni del suo presidente del Consiglio, lasciando poco spazio alle interpretazioni.
I titoli migliori su Borsa Italiana con il governo Meloni
Il mercato borsistico italiano sembra aver ben accettato questo cambiamento mantenendo un andamento laterale-rialzista. Il motivo risiede principalmente nel fatto che alcuni dei titoli leader dell’indice Ftse Mib sembrano apprezzare particolarmente l’adozione di una struttura governativa come quella stillata da Giorgia Meloni.
Sotto la lente d’ingrandimento degli operatori di borsa c’è Telecom Italia e Leonardo SpA
TELECOM ITALIA
Dai precedenti minimi, le azioni Telecom (TLIT) hanno registrato un rialzo percentuale di 20 punti. Le recenti notizie riguardanti il titolo hanno dato inizio a un impetuoso vortice di acquisti che non sembra essersi ancora esaurito.
La richiesta della rinazionalizzazione del gruppo Telecom da parte di Fratelli d’Italia crea i presupposti per la creazione di una rete unica a banda larga. Sebbene tale operazione contrasterebbe con la strategia del CEO di TIM, Pietro Labriola, il mercato pare a tutti gli effetti aver ben accolto la proposta. Si parla del cosiddetto “progetto Minerva”, che ha come obiettivo creare un’infrastruttura telecomunicativa unica. In previsione anche un’OPA di Cassa Deposti e Prestiti.
La stessa Giorgia Meloni, in piena campagna elettorale, ha più volte messo in evidenza l’importanza e la necessità per l’Italia di procedere con questo progetto.
Allo stesso modo, il 25 ottobre, la stessa presidente del Consiglio ha comunicato l’intenzione del governo di tutelare le infrastrutture strategiche nazionali e di assicurare la proprietà pubblica delle reti, dichiarando:
“Le aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a partire dal settore delle comunicazioni”.
Al primo posto vi sono i concetti di transizione digitale, sovranità tecnologica, cloud nazionale e cybersecurity.
LEONARDO
Un altro titolo che parrebbe beneficiare dall’attuale organizzazione politica è Leonardo SpA. Dall’inizio della campagna elettorale in Italia uno dei punti focali è sempre stato il settore della difesa: la nuova premier si è mostrata favorevole a offrire sostegno all’Ucraina contro l’aggressione Russa. Ancora più esplicita è stata la richiesta del presidente ucraino Zelensky, il quale ha espresso la necessità di ricevere una costante rifornitura di armi per contrastare gli attacchi aerei russi.
In uno scenario pessimistico ma non troppo distante dalla realtà nella quale la guerra trova spazio per proliferare, Leonardo (LDOF) potrebbe arricchire i propri bilanci. Probabilmente, il pubblico borsistico sta già scontando nel prezzo questa ipotesi in quanto il valore di borsa del titolo è cresciuto del 12% rispetto i primi minimi di ottobre.
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