In un momento così complesso per le relazioni internazionali, con Cina e USA in clima da guerra fredda, spunta la Germania. I tedeschi si lanciano nel ruolo di mediatori del conflitto, nell’interesse nazionale ed europeo
La Germania vuole giocare un ruolo da protagonista anche nella vicenda dello scontro tra Stati Uniti e Cina.
Il conflitto ormai acceso tra le due potenze globali sta mettendo a dura prova il mondo e, soprattutto, l’Europa. Da Bruxelles emerge sempre di più l’esigenza di assumere una posizione chiara nei confronti di Pechino e della sua strategia ad Hong Kong.
Ma anche di avere un atteggiamento esplicito e coerente con il partner statunitense, specialmente valutando le azioni e le provocazioni di Donald Trump.
Ecco, quindi, che la Germania, che sta per assumere la presidenza dell’UE a luglio, potrebbe spingere per una soluzione diplomatica dello scontro.
La Germania non vuole più le tensioni USA-Cina
Da Berlino è arrivato un messaggio che non cade in equivoci: la Germania non intende sopportare e lasciare correre ancora per molto il clima di forte tensione tra Cina e Stati Uniti.
E, soprattutto, non ha alcuna intenzione di rendere tale sfida irrisolvibile. Il ragionamento è emerso da un’intervista del ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, che così annunciato le priorità della presidenza tedesca dell’Unione, prevista dal 1 luglio.
“Noi europei non possiamo diventare incompatibili con gli interessi contrastanti tra Cina e Stati Uniti”
Una sintesi perfetta per affermare che questa disputa accesa e pericolosa tra Pechino e Washington è una minaccia innanzitutto per il blocco UE. Sarebbe molto difficile e dalle conseguenze incerte dover decidere da che parte stare, anche se recentemente Borrell ha incitato Bruxelles proprio a prendere una strada.
Tenere d’occhio Trump e controllare la Cina, però, sono entrambe mosse necessarie. Per tale motivo Maas ha insistito sull’importanza strategica di evitare una divisione netta del mondo e lavorare per una mediazione tra i due colossi.
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Gli interessi dell’Europa, tra Cina e USA
Non far fallire il summit previsto a settembre tra UE e Cina è fondamentale per gli interessi di tutti i Paesi europei.
Senza irritare la posizione intransigente di Donald Trump, infatti, secondo la Germania soprattutto l’Europa dovrà andare avanti nel difendere la sua posizione nei confronti della Cina.
Sì, quindi, all’accordo sugli investimenti e coinvolgere Pechino il più possibile su temi centrali quali le politiche climatiche e l’equa competizione economica globale.
La politica d’isolazionismo verso il dragone che pretende la Casa Bianca, perciò, non può essere la strada attuabile in Europa. Per questo, la presidenza di turno della Germania si concentrerà sui punti di un possibile incontro tra le potenze, più che favorire un divario ancora più netto.
Riuscirà Berlino a fungere da mediatrice tra USA e Cina?
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