Si avvicina la maturità 2023: svelato il segreto. Ecco chi custodisce i 7 titoli protagonisti della prima prova, il tema di italiano, e come prepararsi al meglio.
Svelato il “segreto” della Maturità 2023: i 7 titoli sono custoditi da Flaminia Giorda, dirigente del ministero dell’Istruzione e del Merito, oltre che coordinatrice della Struttura tecnica Esami di Stato. È la sola, insieme al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a conoscere già il contenuto delle tracce che dovranno affrontare i maturandi quest’anno nel tanto temuto tema di italiano.
Il 21 giugno, infatti, tutti gli studenti delle scuole italiane che dovranno conseguire il diploma di maturità, dovranno scegliere una tra le 7 tracce proposte: 2 analisi del testo, 2 temi di attualità, 3 testi argomentativi. Il metodo, la preparazione e la cultura generale sono gli unici strumenti che possono garantire agli allievi una prova in discesa, dato che conoscere le tracce in anticipo è del tutto impossibile.
Le tracce della maturità 2023, come vengono scelte
Il tema di maturità è un passaggio fondamentale, il primo ad aprire le danze degli esami e per questo spesso oggetto di preoccupazioni. Non a caso, gli studenti italiani hanno già iniziato a provare immaginare le possibili tracce, tenendo conto di ricorrenze, anniversari e temi di attualità particolarmente importanti, un sistema forse poco efficace.
Flaminia Giorda, ex insegnante, ha raccontato come funziona la scelta delle tracce in un’intervista a La Repubblica, rassicurando gli studenti e invitandoli a usare metodo, ricordando loro che i 7 titoli del tema sono del tutto segreti e rimarranno tali fino al giorno dell’esame.
Tutto si basa sul meccanismo di scelta delle tracce per il tema, con cui ogni anno vengono selezionati oltre 100 titoli da un gruppo di lavoro composto da dirigenti tecnici, docenti universitari e di scuola superiore. Poi, proprio Flaminia Giorda ha illustrato le tracce al ministro Valditara per la scelta definitiva, che è avvenuta per quest’anno all’inizio del mese di maggio.
Anche se le tracce selezionate sono così elevate, il pericolo di una fuoriuscita di informazioni non sussiste, dato che non vengono mai riciclate negli anni successivi ma distribuite in un modo ben specifico. In particolare, vengono scelti quattro settetti di tracce: uno per la prova ordinaria, un altro per la prova suppletiva di luglio, un terzo per la prova straordinaria di settembre e infine un ultimo per gli studenti che affrontano la prova in orari diversi. Si tratta di studenti che frequentano scuole italiane in paesi dell’emisfero boreale, che pertanto adottano l’ora locale.
Si aggiungono, poi, due settetti per le scuole nell’emisfero australe, mentre le tracce restanti vengono conservate per eventuali esami da ripetere in caso di ricorsi al Tar. A parte ciò, non esiste nemmeno un archivio delle tracce, proprio perché vengono impiegate quasi tutte e in ogni caso mai riutilizzate.
I 7 titoli del tema di maturità, segreti fino al 21 giugno: come affrontare la prova
Le 7 tracce scelte per il tema di maturità 2023 sono contenute nei plichi telematici arrivati alle scuole, che potranno aprirli soltanto nella data prefissata per il tema, ossia il 21 giugno. Non è dunque possibile ottenere indicazioni anticipatamente, per questo la dirigente Flaminia Giorda ha fornito qualche consiglio utile per affrontare la maturità, forte di un lungo passato come insegnante.
In particolare, è importante leggere molto per affinare le proprie capacità di scrittura, dando importanza a saggi ed editoriali sui giornali, così da carpire il metodo per i temi di tipologia B e C. Gli studenti dovrebbero poi leggere dapprima il materiale fornito alla prova, così da capire su quale tema si sentono più ferrati. La dimensione, invece, dovrebbe trovarsi nel giusto equilibrio rispetto alle informazioni che si riescono a dare e alle proprie elaborazioni personali. Altrimenti, si rischia di concludere un elaborato prolisso o superficiale.
Ad ogni modo, la professoressa ha raccontato di aver messo molto impegno nella scelta delle tracce, con l’obbiettivo di fornire agli studenti diversi gradi di difficoltà per cimentarsi al meglio nella prova. In particolare, la professoressa Giorda ha spiegato che la sua attenzione va alla possibilità di espressione degli studenti. Tracce né semplici e nemmeno difficili, ma che possono essere svolte su vari livelli a seconda della preparazione personale.
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