Trump pronto alla legge marziale il 20 aprile, fake news o verità?

Alessandro Cipolla

11/04/2025

Sul web si sta intensificando la voce che Donald Trump il prossimo 20 aprile possa proclamare la legge marziale dopo aver firmato l’Insurrection Act: la possibilità è reale oppure è una fake news?

Trump pronto alla legge marziale il 20 aprile, fake news o verità?

Donald Trump e la legge marziale, cosa c’è di vero? Da giorni negli Stati Uniti sta circolando con insistenza la voce che il presidente, il prossimo 20 aprile, possa invocare l’Insurrection Act in base a un ordine esecutivo firmato dal tycoon lo scorso 20 gennaio, giorno del suo ritorno ufficiale alla Casa Bianca.

L’Insurrection Act conferisce ai presidenti degli Stati Uniti il ​​potere di schierare l’esercito negli Stati per l’applicazione della legge civile, con Trump che poi andrebbe a proclamare la legge marziale in risposta a una situazione di emergenza.

In sostanza a breve per volontà di Donald Trump negli Usa le leggi civili potrebbero essere sospese o limitate, i diritti costituzionali - come la libertà di stampa o di movimento - potrebbero essere ridotti, i tribunali militari andrebbero a sostituire quelli civili e le forze armate potrebbero eseguire compiti tipici della polizia, come mantenere l’ordine pubblico o imporre coprifuochi.

Ma quale sarebbe il motivo del possibile ricorso alla legge marziale? Tutto nasce da un ordine esecutivo di Trump emesso il 20 gennaio che dichiarava lo stato di emergenza nazionale al confine meridionale degli Stati Uniti.

Parte di quell’ordine richiedeva a Trump di ricevere un rapporto congiunto dai Segretari della Difesa e della Sicurezza Internaentro 90 giorni” - ovvero entro il 20 aprile - che indicasse “se invocare l’Insurrection Act del 1807”. L’ordine però non menzionava esplicitamente le parole “legge marziale”.

Stiamo parlando allora di una fake news o negli Stati Uniti a breve potrebbe essere veramente proclamata la legge marziale?

Donald Trump e la legge marziale: fake news o verità?

Donald Trump da quando è tornato a essere il presidente degli Stati Uniti è stato l’autentico protagonista di tutti i principali fatti a livello mondiale, dalle trattative per far cessare la guerra in Ucraina fino ai dazi che stanno sconvolgendo la finanza e il commercio globale.

Da lui ci si può aspettare di tutto - ha ammesso di essere a lavoro per trovare un modo di poter correre per un terzo mandato nonostante i pessimi sondaggi -, così in molti stanno prendendo sul serio le voci riguardanti una possibile legge marziale a partire dal 20 aprile.

Sui social - specialmente TikTok - in molti hanno iniziato a parlare di un Donald Trump prossimo a promulgare la legge marziale, facendo copia e incolla del testo di una serie di articoli scritti da un blogger di Medium.com, identificato solo con il nickname Aletheisthenes.

Come detto tutto si basa sull’ordine esecutivo firmato dal presidente lo scorso 20 gennaio, con l’Insurrection Act che può essere invocato in risposta a ribellioni, disordini civili oppure ostruzionismo alla legge federale, in questo caso se dovesse diventare non più gestibile la situazione migratoria ai confini con il Messico, al momento comunque sotto controllo.

La legge marziale però differisce significativamente dall’Insurrection Act sia per portata sia per applicazione. Sebbene entrambe prevedano l’impiego di militari all’interno dei confini statunitensi, la legge marziale sospende le libertà civili - comprese quelle dei cittadini - e pone l’autorità militare al di sopra del potere civile.

In conclusione come ha fatto notare Nwesweek non ci sono state indicazioni o segnalazioni credibili che l’amministrazione statunitense si stia preparando a introdurre la legge marziale o che sia prevista una mobilitazione militare. L’ordinanza con scadenza al 20 aprile è esplicitamente incentrata sul “controllo operativo del confine meridionale”, non su disordini civili o interni più ampi.

Legge marziale e Insurrection Act infatti sono due cose ben diverse che non devono essere confuse, con molti analisti che così hanno parlato di una fake news figlia di un uso distorto dei social da parte di diversi utenti.

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