La banca centrale della Turchia non ha deluso le aspettative e ha aumentato il tasso repo al 15%. La lira turca ha reagito in rally, ma durerà?
Turchia in primo piano: la banca centrale guidata da Naci Agbal ha alzato il tasso di riferimento (repo a una settimana).
Soddisfatte, quindi, le previsioni che stimavano un tale intervento del neo governatore, da poco eletto. La mossa ha aperto la strada a speculazioni sullo stesso presidente Recep Tayyip Erdogan, probabilmente più propenso a tornare a politiche favorevoli al mercato.
La lira turca e l’azionario di Instanbul hanno registrato un rally dopo la decisione della banca centrale. Tutti i riflettori sono ora puntati sugli effetti a medio-lungo termine di questa decisione della banca centrale della Turchia. Inflazione e valore della moneta restano in primo piano.
Turchia: tassi al 15% dalla banca centrale, quali effetti?
La lira si è apprezzata fino al 2,5% sul dollaro USA dopo la decisione di aumentare di 475 punti base, al 15%, il tasso di riferimento, quello repo a una settimana.
Dalla reazione iniziale del mercato, la coppia USD/TRY è scesa bruscamente al livello più basso dalla fine di settembre a 7,5110, ma è poi rimbalzata moderatamente. Al momento della scrittura, il ribasso è dell’1,81% a 7,5643.
Il benchmark Borsa Istanbul 100 Index ha cancellato le perdite per scambiare in rialzo dello 0,4%, mentre l’indice delle azioni bancarie è salito del 2,8% non appena è stata resa nota la svolta da parte della banca centrale.
Come previsto, il comitato dell’istituto guidato dall’ex ministro delle Finanze Agbal ha ha alzato il tasso sui pronti contro termine a una settimana dal 10,25% al 15%.
Sebbene la mossa sia indirizzata all’apprezzamento della lira, gli analisti restano cauti sull’impatto di lungo periodo. Henrik Gullberg, macro stratega di Coex Partners a Londra ha dichiarato che:
“è troppo presto per dire se questo sarà sufficiente per stabilizzare la lira oltre l’immediato futuro - che dipenderà dagli sviluppi dell’inflazione. È un tentativo necessario per passare a una politica monetaria più ortodossa, qualcosa che abbiamo visto più volte negli ultimi 10-11 anni, e che in genere è seguito da un periodo prolungato di stabilizzazione della lira”
Da sottolineare, che l’aumento dei tassi è stato il più forte in più di due anni e potrebbe sostenere la lira dopo una serie di minimi record, sebbene potrebbe anche rallentare una ripresa economica dalla crisi del coronavirus.
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