Tutte le aste di gennaio di BOT e BTP: le date da cerchiare in rosso nel calendario. Occhio ai BTP Short Term.
Ci siamo: al via le prime aste di BTP e BOT che saranno lanciate dal MEF-Tesoro, a partire dai prossimi giorni di gennaio 2025.
A caccia di risorse e in vista della scadenza dei titoli in circolazione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già pubblicato le Linee Guida della gestione del debito pubblico del 2025, il calendario delle emissioni di titoli di Stato del 2025 e il Programma del primo trimestre del 2025.
Il MEF ha reso noto che nel 2025 “le emissioni complessive del Tesoro saranno determinate dalle scadenze
dei titoli in circolazione che, al netto dei BOT, saranno pari a circa 234 miliardi di euro e dal nuovo fabbisogno del settore statale dell’anno che, in base alle stime preliminari coerenti con le previsioni di finanza pubblica contenute nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine 2025-2029 e nel Documento Programmatico di bilancio 2025 dovrebbe attestarsi intorno ai 135 miliardi di euro ”.
Ancora, il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti ha così puntualizzato:
“Visti i prestiti del pacchetto NGEU per il 2025 nonché l’attività di gestione delle disponibilità di cassa nel corso dell’anno, che terrà conto degli effetti derivanti dall’introito della sesta rata NGEU alla fine dell’anno in corso (per 9,9 miliardi al lordo del prefinanziamento, di cui 2 miliardi per trasferimenti e 7,9 miliardi per prestiti), le informazioni attualmente disponibili portano a prevedere emissioni lorde complessive di titoli a medio lungo termine in un intervallo compreso tra i 330 ed i 350 miliardi di euro, inferiori quindi a quelle effettuate nel 2024 (pari a quasi 361 miliardi di euro, al netto dei 16 miliardi emessi in operazioni di concambio)”.
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Aste BTP e BOT a gennaio 2025
Per il mese di gennaio 2025, le date da cerchiare in rosso sul calendario sono le seguenti:
- 10 gennaio: Asta BOT
- 13 gennaio: Asta medio-lungo
- 28 gennaio: Asta BTP Short – BTP€i
- 29 gennaio: Asta BOT
- 30 gennaio: Asta medio-lungo
La Direzione del Debito Pubblico, che ogni anno annuncia il calendario ufficiale delle emissioni, ha pubblicato anche il programma trimestrale di emissione, relativo al primo trimestre del 2025, comunicando i nuovi titoli.
Il Tesoro ha avuto cura di ricordare che l’ammontare minimo si riferisce al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza.
Precisato il fatto che, nel corso del primo trimestre del 2025, potranno essere emessi ulteriori nuovi titoli di Stato sulla base delle condizioni dei mercati finanziari.
Di seguito la tabella con cui il MEF ha annunciato il piano di emissione relativo ai primi tre mesi dell’anno.
Il Tesoro ha specificato che, nel corso del primo trimestre del 2025, potranno essere offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione.
“In relazione alle condizioni di mercato, il MEF si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli ”.
Infine, il Tesoro “potrà offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario ”.
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Si parte il 10 gennaio, con l’emissione dei BOT
Tornando ai titoli che saranno offerti nel mese di gennaio, l’appuntamento imminente è quello dell’asta del prossimo 10 gennaio dei BOT.
Vale la pena di rispolverare il concetto di BOT, acronimo di Buoni Ordinari del Tesoro, che sono titoli a breve termine, dunque con una durata non superiore a 1 anno, che sono privi di cedole.
Il rendimento è dato dallo scarto di emissione, (ovvero dalla differenza tra il valore nominale ed il prezzo pagato).
In generale, nell’intero 2025, il Tesoro continuerà a emettere sul mercato primario su base mensile i BOT a 6 e 12 mesi, rispettivamente a fine e metà mese, con importi che saranno calibrati in modo da tener conto della domanda di mercato e delle valutazioni degli investitori rispetto ai punti specifici della curva money market.
Le emissioni dei BOT, ha precisato il MEF, saranno complessivamente in linea con i rimborsi in scadenza (attualmente pari a 130,5 miliardi di euro a cui dovranno aggiungersi gli eventuali rinnovi dei titoli semestrali emessi nel corso del 2025), e saranno tali da assicurare una liquidità sufficiente per ciascun titolo sul mercato secondario.
Anche nel 2025 si confermano le novità che sono state introdotte negli ultimi due anni: sulla scia del riscontro positivo che è arricato dagli operatori, il Tesoro continuerà ad offrire nuovi BOT semestrali a mesi alterni, con la riapertura dello stesso titolo tendenzialmente nella tornata d’asta successiva.
I BTP e i BTP Short
I BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, altri titoli che saranno offerti a partire dal mese di gennaio con l’asta a medio-lungo, sono invece debiti sovrani a medio-lungo termine, con una cedola fissa pagata semestralmente.
Le scadenze vanno da 18 mesi a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni.
Per quanto riguarda i BTP Short, si tratta di titoli di Stato con cedole fisse semestrali, con durata compresa tra 18 e 36 mesi. I prossimi sbarcheranno il prossimo 28 gennaio.
Il Tesoro ha reso noto che continuerà a offrire con regolarità questa tipologia di BTP nel corso del 2025,
nel ciclo d’asta ordinario di fine mese, insieme ai BTP indicizzati, aggiungendo anche che “introdurrà
presumibilmente due nuovi benchmark con tempistiche che verranno adeguatamente comunicate al mercato attraverso la pubblicazione dei Programmi Trimestrali di Emissione”.
“Allo stesso tempo, ha reso noto il MEF, la strategia del Tesoro sarà improntata a una graduale riduzione del peso del comparto BTP Short Term sul totale delle emissioni, con conseguente ridistribuzione dei volumi sulle scadenze di medio termine. In quest’ottica, gli importi collocati nel 2025 potranno essere inferiori rispetto a quelli dell’anno appena trascorso e le emissioni nette sul comparto potranno risultare marginalmente negative”.
Il MEF ha reso noto che, nel corso del 2025, la cadenza con cui verranno lanciate le varie aste non sarà interessata da cambiamenti, il che significa che, per i BOT, i titoli con scadenza a 12 mesi e a 6 mesi saranno offerti mensilmente e rispettivamente nelle aste di metà e fine mese.
Nel caso dei BOT a 3 mesi, delle riaperture di BOT in circolazione e dei BOT con scadenza flessibile, se le esigenze di cassa lo rendessero necessario, le aste dei titoli potrebbero avvenire indifferentemente a metà o alla fine del mese.
Anche le aste dei titoli on-the-run del comparto nominale a medio-lungo termine avverrano alla metà e alla fine mese.
Per la precisione, alla metà del mese verranno emessi i BTP a 3 e 7 anni e, a seconda delle condizioni, il Tesoro offrirà anche uno o più BTP a lungo termine sulle scadenze a 15, 20, 30 o 50 anni.
Nelle aste di fine mese, invece, sarà la volta dei BTP a 5 e 10 anni insieme ai CCTeu.
Occhio anche ai BTP indicizzati all’inflazione, che saranno emeswsi a partire dal prossimo 28 gennaio, insieme ai BTP Short Term. Si tratta dei titoli di Stato italiani indicizzati all’inflazione europea, i BTP€i, che continueranno ad essere offerti mensilmente negli appuntamenti di fine mese, di norma nello stesso giorno dei BTP Short Term.
Il Tesoro ha sottolineato che la modalità di svolgimento delle aste resterà immutata: per i BOT si manterrà la tipologia di asta competitiva sul rendimento mentre per tutti gli altri strumenti le aste saranno di tipo marginale, con taglio discrezionale del prezzo in base alla domanda pervenuta in asta all’interno di un intervallo di quantità preannunciato.
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