La domanda di oro continua a salire, mentre i mercati azionari tentennano. Ma se l’oro è un bene rifugio, da cosa si vogliono difendere gli investitori?
Il 2024 si è rivelato un anno straordinario per il mercato azionario statunitense, con l’S&P 500 che ha registrato un incremento del 23%, raggiungendo ben 57 chiusure record.
I fattori trainanti di questa crescita sono stati molteplici, tra cui una crescita del PIL USA superiore alle attese, un’inflazione in calo che ha alimentato l’ottimismo degli investitori e il rally delle aziende tecnologiche, in particolare quelle legate all’intelligenza artificiale.
Un’euforia che ha contagiato anche il 2025, un anno previsto in forte rialzo dalle banche d’affari, grazie a previsioni di crescita di oltre il 15% sugli utili dell’S&P 500 e un’economia ancora galoppante, a ritmi del 2,5%. Eppure, la domanda di oro continua a crescere, e il prezzo del metallo prezioso ha raggiunto nuovi massimi assoluti. Ma l’oro non era un bene rifugio? Se sì, chi lo compra e da cosa si sta rifugiando? [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA