Matteo Renzi tira fuori tutta la sua verve critica contro la Fase 2 annunciata da Giuseppe Conte. Le nuove disposizioni lasciano perplesso il senatore per più di una questione. Il tono verso il Presidente del Consiglio è tornato a farsi ostile.
Matteo Renzi dice no alla Fase 2 presentata da Giuseppe Conte in conferenza stampa domenica 26 aprile. Il leader di Italia Viva resta scettico e molto critico su più di una decisione presa per organizzare questa seconda tappa nella vita del Paese alle prese con il coronavirus.
Innanzitutto accusa il Presidente del Consiglio di aver annunciato disposizioni non discusse in Consiglio dei Ministri e poi promette battaglia in Parlamento. Giovedì in Senato, Renzi non farà sconti e si opporrà con determinazione a tutte le decisioni prese non condivise.
Sono diversi i no del leader di Italia Viva alla Fase 2 targata Conte.
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Il senatore toscano non vuole fare polemica, sa che l’Italia è ancora in una fase di emergenza. Ma, usando le sue stesse parole: “c’è qualcosa che non va. Dirò al Premier quello che non va in Aula giovedì in Senato.”
La ripartenza stabilita dal nuovo DPCM proprio non va giù a Renzi. Che boccia, innanzitutto, metodo e atteggiamento di Giuseppe Conte.
In un intervento su Tgcom24, il leader di Italia Viva è chiaro:
“[Le misure sono state decise] da Conte, non sono mai state discusse in un Consiglio dei ministri. Dirò la mia a Conte giovedì in Aula al Senato, diversamente non si è potuto perché si tratta di un Dpcm, non di un decreto. Non è che io lo posso cambiare come senatore, altrimenti farei un bell’emendamento. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non un decreto legge?”
Il tono è poco conciliante soprattutto nei confronti dell’approccio del Presidente del Consiglio, più volte criticato dallo stesso Renzi per le conferenze stampa su Facebook piuttosto che la condivisione dei problemi in Parlamento.
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I “no” di Renzi sulla Fase 2
Il leader di Italia Viva non ha dubbi su cosa proprio non va nel piano presentato da Conte per la Fase 2.
Riaprire è un imperativo che il senatore sta annunciando da qualche settimana, convinto che non si possa rischiare di “morire di carestia”. E il concetto è lo stesso espresso oggi: “non è immaginabile continuare a tenere il Paese agli arresti domiciliari”.
Invoca più coraggio Renzi, sia per negozi, imprese e anche le messe, sulle quali è esplosa una grande polemica, visto che sono state ancora vietate ( Italia Viva presenterà un emendamento al riguardo). Ma, soprattutto, il senatore si indigna per una questione fondamentale, quella della libertà:
“Abbiamo fatto le Unioni Civili, crediamo nella libertà. Non si possono considerare gli italiani come bambini. Non si può mettere in discussione se incontri Tizio o Caio, perché questo non ti compete, non tocca allo Stato”
Il riferimento è alla concessione data dalle nuove disposizioni di incontrare, con dovute precauzioni, i congiunti. “Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili”, così sintetizza Renzi.
Un altro no si aggiunge alle misure di Conte: quello sulla scuola che non riaprirà. I ragazzi di terza media e dell’ultimo anno di scuola superiore dovevamo tornare tra i banchi secondo il senatore.
E poi aggiunge che non capisce proprio per quale motivo Conte non abbia spiegato in conferenza le modalità di svolgimento del test sierologico e come funzionerà l’app Immuni.
Bocciatura quasi totale, quindi, di questa Fase 2. Renzi si farà sentire. E aumenterà le sue distanze dal Presidente Conte, con il quale non c’è mai stato feeling politico.
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