Facciamo un riassunto completo e generalizzato di tutte le condizioni economiche previste dal Tesoro per il nuovo BTP della famiglia dei Valore
Terminati i giorni del collocamento, per il BTP Più è tempo di passare alla vita di maturazione, ossia di produrre interessi fissi e crescenti fino al termine.
In verità sono stati giorni pieni zeppi di numeri, cifre, stime, annunci iniziali, indiscrezioni e conferme finali, per cui una buona opera di sintesi non guasterebbe. Esponiamo, allora, tutti i numeri del BTP Più da sapere assolutamente oltre la cedola fissa e crescente.
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Il BTP 5,75% ha la stessa scadenza del BTP Più che ha tassi fissi e crescenti, ma chi rende di più?
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I risultati della raccolta del BTP Più in scadenza nel 2033
Partiamo con i dati della raccolta, che si è rivelata soddisfacente per l’emittente in termini di capitale affluito e numero di contratti sottoscritti. Un segno evidente che la fiducia da parte del mercato non manca e che tra i risparmiatori c’è ancora voglia di non tenere i soldi fermi ma di farli fruttare in qualche modo.
A collocamento concluso, il Dipartimento del Tesoro ha reso noto che in 5 giorni di mercati aperti sono stati raccolti 14.905,67 milioni di €. I contratti regolarmente registrati sono stati 451.831, pertanto dividendo i due numeri si ottiene un importo medio a contratto di 32.989,48 €, ossia di 33mila.
Si tratta di numeri in linea con quelli delle precedenti 4 edizioni dei BTP Valore. Qui i tagli medi furono, nell’ordine di emissione, di 27.786 € per il Valore 2027, 26.781 € per il 2028, 27.906 € per il marzo 2030 e 29.213 € per il maggio 2030.
Data godimento, stacco cedola e rimborso intermedio e finale
Sempre in tema di numeri, vediamo quelli riguardanti le date clou del prestito obbligazionario. Quella di regolamento (cioè dello scambio soldi-titoli tra creditore e debitore) e di godimento (il giorno a partire dal quale maturano gli interessi) è martedì 25 febbraio 2025.
Il bond paga la cedola trimestralmente, per cui le 4 date di stacco annuo fino al 2033 sono quelle del 25 maggio, il 25 agosto, il 25 novembre e il 25 febbraio. Quando una di queste date cadrà in un giorno festivo, allora l’accredito della cedola sul c/c sarà visibile il primo giorno lavorativo successivo disponibile.
Passiamo ora alle due date di scadenza, l’intermedia e la finale.
La prima è riservata a chi ha sottoscritto il titolo la settimana scorsa e lo terrà in portafoglio per 4 anni. Nei giorni esatti che indicherà il Tesoro e compresi tra il 29/01 e il 16/02/2029, egli dovrà manifestare (all’intermediario presso cui detiene il conto titoli) la volontà di uscire dal bond.
Ancora, domenica 25/02/’29 scadrà il 1° step, il 1° quadriennio, e si passerà al 2° dove il bond maturerà i tassi cedolari più ricchi della serie.
La data di rimborso finale per tutti, infine, è per venerdì 25 febbraio 2033, quando i titolari del Più avranno il riaccredito del capitale nominale sottoscritto più l’ultima cedola netta di periodo.
Tutti i numeri del BTP Più da sapere assolutamente oltre la cedola fissa e crescente
Vediamo in ultimo i dati tecnici del bond e la struttura dei rendimenti, a partire dalla denominazione che è: “Btp Piu’ Sc Fb33 Put Eur”. Il codice ISIN è IT0005634792, ed è quello speciale nel periodo di collocamento a cui si affiancherà quello ordinario dal 25/02/2025 in poi. Mentre i titolari del primo potranno esercitare la call tra 4 ani, i secondi no.
La struttura dei rendimenti è fissa e crescente come per le vecchie serie dei Valore, mentre rispetto ad esse c’è che a collocamento concluso il MEF ha ritoccato i tassi. Pertanto quelli ultimi e definitivi che sostituiscono integralmente quelli annunciati venerdì 14 febbraio sono:
- 2,85% annuo lordo (2,49375% netto; ritenuta fiscale del 12,50%) per il 1°, il 2°, il 3° e il 4° anno;
- 3,70% annuo lordo (3,2375% netto) per il 5°, il 6°, il 7° e l’8° anno.
Il payout complessivo del 1° quadriennio è quindi dell’11,40%, quello del 2° del 14,80%. Invece il rendimento medio ponderato annuo teorico è del 3,275% lordo, e si ottiene dividendo la somma di tutti i tassi nominati annui per gli 8 anni di durata complessiva.
Infine mettiamoci nei panni dell’ipotetico investitore standard, ossia del titolare del contratto medio di 33mila €. Quanto incasserà da qui al 2033? Nei primi 4 anni il flusso cedolare annuo netto sarebbe di quasi 823 € netti, ossia circa 205 € a cedola. Nei successivi 4 anni, invece, il payout annuo sarebbe di 1.068 € (sempre su ipotetici 33mila sottoscritti), vale a dire 267 € a trimestre.
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