Twitter può fallire, parola di Musk: cosa rischia il social

Violetta Silvestri

11 Novembre 2022 - 10:45

Il fallimento di Twitter non è escluso negli scenari futuri secondo Elon Musk. L’acquisto del social da parte del miliardario si complica: cosa può accadere alla piattaforma.

Twitter può fallire, parola di Musk: cosa rischia il social

Twitter verso il fallimento? Continua la saga della piattaforma social acquistata dal miliardario Elon Musk.

L’ultima tappa di questa vicenda che avanza a colpi di scena è stata la dichiarazione del nuovo proprietario del social, che ha sollevato la possibilità di una bancarotta, chiudendo una giornata caotica, quella di ieri 10 novembre, che includeva un monito da un regolatore della privacy statunitense e l’uscita dall’azienda di altri importanti e alti dirigenti.

Il miliardario, durante la sua prima telefonata con i dipendenti, ha detto che non poteva escludere il fallimento, secondo le Bloomberg News, appena due settimane dopo averlo acquistato per $44 miliardi.

Twitter può davvero fallire e cosa significa un default? Il piano di Musk.

Musk avverte: il fallimento di Twitter non è escluso

Nella sua prima e-mail a livello aziendale, Musk ha avvertito che Twitter non sarebbe in grado di “sopravvivere all’imminente recessione economica” se non riuscisse ad aumentare le entrate degli abbonamenti per compensare il calo delle entrate pubblicitarie.

Questo il passaggio chiave:

“Francamente, il quadro economico che ci attende è terribile soprattutto per un’azienda come la nostra che è così dipendente dalla pubblicità in un clima economico difficile. Inoltre, il 70% della nostra pubblicità è legata a brand, piuttosto che a prestazioni specifiche, il che ci rende doppiamente vulnerabili!...Senza entrate significative da abbonamento, ci sono buone probabilità che Twitter non sopravviva all’imminente recessione economica. Abbiamo bisogno che circa la metà delle nostre entrate siano da abbonati.”

Il social network ha un notevole debito derivante dall’acquisizione, pari a 13 miliardi di dollari e dovrà pagare interessi per un totale di quasi 1,2 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi. I pagamenti superano l’ultimo flusso di cassa rivelato da Twitter, che alla fine di giugno ammontava a 1,1 miliardi di dollari.

In questo scenario si sta verificando il ritiro da parte di alcuni inserzionisti preoccupati per i piani di Musk per la moderazione dei contenuti. Inoltre, la società sta perdendo pezzi importanti nella dirigenza.

Yoel Roth e Robin Wheeler, due dirigenti che fino a oggi erano emersi come parte del nuovo gruppo dirigente di Elon Musk, si sono dimessi. Le loro mosse fanno seguito a quello del Chief Information Security Officer, il Chief Privacy Officer e il Chief Compliance Officer di Twitter che lo stesso si sono allontanati, sollevando preoccupazioni sulla capacità dell’azienda di mantenere la sua piattaforma sicura e conforme alle regole normative.

Proprio la Federal Trade Commission degli Stati Uniti, una delle principali autorità di regolamentazione per la protezione dei consumatori, ha dichiarato ieri di “seguire i recenti sviluppi su Twitter con profonda preoccupazione”. Il social ha firmato un decreto sul consenso rigoroso nel 2011 impegnandosi a proteggere meglio i dati degli utenti, che l’autorità di regolamentazione continua a supervisionare.

Cosa può accadere a Twitter?

La situazione è nel caos nella piattaforma sociale, a detta anche di persone interne alla questione. Intanto, però, la rivoluzione Musk rischia di non decollare e gli utenti stanno già migrando verso altri social.

L’estro del miliardario non sembra dare rassicurazioni sulla capacità gestionale dell’azienda, che ha importanti regole da rispettare proprio sul controllo contenuti e sulla moderazione di temi legati a incitamento di odio e altro. La libertà di espressione paventata da Musk potrebbe essere un boomerang e diventare un motivo di sfiducia e scarsa qualità di una piattaforma molto radicata anche per messaggi e comunicazioni politiche.

L’impressione è che la vicenda Twitter, fallimento o no, farà ancora parlare.

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