Gli ucraini voltano le spalle a Zelensky: solo il 16% lo voterebbe, ma le elezioni sono un miraggio

Alessandro Cipolla

06/12/2024

L’ultimo sondaggio in Ucraina è impietoso per Volodymyr Zelensky: solo il 16% lo voterebbe come presidente, ma fino a quando c’è la guerra non si terranno le elezioni presidenziali.

Gli ucraini voltano le spalle a Zelensky: solo il 16% lo voterebbe, ma le elezioni sono un miraggio

Volodymyr Zelensky fino a poco tempo fa poteva essere considerato come uno degli uomini politici più popolari al mondo, tanto da essere incoronato “uomo dell’anno” nel 2022 dal Financial Times. Tutti erano al fianco di quell’ex comico che, tolto l’abito buono e indossata la mimetica, cercava di resistere in ogni modo di fronte all’offensiva di Vladimir Putin.

Quando è scoppiata la guerra in Ucraina il presidente e la sua signora erano contesi da giornali e tv di tutto il mondo, con Amadeus che lesse in diretta un suo messaggio durante il Festival di Sanremo 2023.

Mille giorni dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia, un po’ come il marziano a Roma di Ennio Flaiano tutto sarebbe cambiato per Volodymyr Zelensky, con i politici occidentali che uno dopo l’altro starebbero voltando le spalle al leader ucraino.

Emblematiche a riguardo sono state le parole pronunciate nei giorni scorsi a Porta a Porta da Antonio Tajani: “Se i russi continuano ad avanzare, Zelensky dovrà accettare qualche condizione se non vuole un peggioramento della situazione”. Un’uscita che arriva dopo che nelle ultime settimane le forze russe hanno conquistato sempre più territorio nel Donbass.

Qualche tempo fa Tajani avrebbe bollato come “putiniano” chiunque avesse pronunciato parole simili, al pari della maggior parte della stampa che ora ha incassato le parole del nostro ministro senza battere ciglio.

Del resto da quando Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali non sembrerebbe tirare una buona aria per Kiev, con il piano di pace pensato dal tycoon che prevederebbe la cessione alla Russia dei territori fin qui conquistati, ovvero circa il 20% dell’Ucraina.

Uno scenario che rappresenterebbe un’abiura per Zelensky visto quanto da lui - e da buona porta dei politici occidentali - sempre sostenuto, ma ora anche l’ex attore sembrerebbe aver aperto alla possibilità di un dialogo dopo aver vietato per legge ogni trattativa con Mosca.

I sondaggi horror per Zelensky

Le cattive notizie per Volodymyr Zelensky però non sembrerebbero essere finite. Lo scorso 26 novembre l’istituto Social Monitoring Center di Kiev ha reso noto il responso di un sondaggio realizzato in Ucraina per conto di American Political Services.

Sondaggio Ucraina 26 novembre Sondaggio Ucraina 26 novembre Fonte Ukraine Elects

Stando al sondaggio, se si votasse oggi in Ucraina per le elezioni presidenziali solo il 16% degli elettori voterebbe per Volodymyr Zelensky, neanche uno su cinque.

In testa al sondaggio con il 27% invece ci sarebbe il generale Valerii Zaluzhny, da tempo inviso a Volodymyr Zelensky che tempo fa l’ha licenziato da capo dello stato maggiore ucraino a febbraio e di fatto esiliato come ambasciatore a Londra: promoveatur ut amoveatur.

Peggio andrebbe al partito di Zelensky che, in caso di elezioni parlamentari, non andrebbe oltre il 13% contro il 25% del partito del suo grande rivale Zaluzhny.

Quando si vota in Ucraina

Le ultime elezioni presidenziali in Ucraina si sono tenute nella primavera del 2019, con Volodymyr Zelensky che da autentico outsider si impose al secondo turno con il 75% dei voti.

Una sorta di plebiscito, mentre adesso stando al sondaggio l’84% degli ucraini non sarebbe disposto a votarlo. Da calendario le presidenziali in Ucraina si sarebbero dovute tenere lo scorso aprile, ma la guerra ha impedito lo svolgimento delle elezioni.

Dopo lo scoppio della guerra poi Zelensky ha sospeso l’attività di partiti politici ucraini a causa dei loro - presunti - legami con la Russia. Nonostante anche i media abbiano subito una decisa stretta governativa, la popolarità in patria del presidente sarebbe sempre più in calo.

I motivi sarebbero sostanzialmente tre. Il primo è la corruzione dilagante in Ucraina, con Zelensky che è stato costretto di continuo a sostituire membri del governo e funzionari vari.

Il secondo è la leva obbligatoria abbassata di recente da 27 a 25 anni a causa della penuria di soldati al fronte, con gli Usa che starebbero premendo per mandare in guerra tutti gli uomini ucraini che abbiano compiuto 18 anni.

Il terzo motivo è che una parte della popolazione rinfaccia al presidente di non aver trattato subito con Putin fermando subito la guerra, mentre al contrario una parte è convinto che presto il governo accetterà il piano di Trump che andrebbe a consegnare il 20% del territorio ucraino alla Russia.

Se alla fine si dovesse arrivare veramente in tempi brevi a una tregua, le prossime elezioni in Ucraina potrebbero tenersi a maggio 2025 e, visti i sondaggi, per Volodymyr Zelensky una sconfitta sembrerebbe essere inevitabile.

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