UniCredit, Orcel da Davos: con Banco BPM quota mercato Italia al 15%. Le frasi su Commerz e Trump

Laura Naka Antonelli

24/01/2025

Intervistato dal TG1, il CEO di UniCredit Andrea Orcel ha parlato dei vantaggi di un M&A per l’economia italiana. Le parole su Commerzbank e Trump.

UniCredit, Orcel da Davos: con Banco BPM quota mercato Italia al 15%. Le frasi su Commerz e Trump

Un matrimonio tra UniCredit e Banco BPM, proprio quello che secondo il governo Meloni non s’ha da fare, renderebbe più forte la stessa economia italiana.

Lo ha lasciato intendere l’amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel, in una intervista rilasciata al TG1, parlando da Davos, Svizzera, dove sono in corso i lavori del World Economic Forum.

UniCredit, Orcel: con Banco BPM nostra quota mercato in Italia dal 9%, ora bassa, al 15%

Le banche, in generale le banche forti, sono la chiave per poter dare un impulso alla crescita, per poter investire, per poter supportare le famiglie e le imprese ”, ha ricordato Orcel, aggiungendo che “un’aggregazione come quella di BPM permetterebbe a UniCredit di passare da una quota di mercato del 9% in Italia, che è bassa, a una quota di mercato del 15% e di poter dare a tutti i clienti di BPM il beneficio di tutti gli sviluppi che noi abbiamo conseguito negli ultimi anni tre anni”.

Per quanto riguarda l’altra partita aperta, quella per la conquista della seconda banca tedesca Commerzbank, Orcel ha ricordato che UniCredit voleva “il 29%, ci siamo arrivati, lo abbiamo detto dal giorno 1. Successivamente, abbiamo detto che volevamo aspettare le elezioni tedesche (che si terranno il prossimo 23 febbraio) e poi parlare con il governo e chiarire quello che è successo, i benefici dell’operazione, per poi ottenere il loro supporto ”.

Cosa significa la presidenza USA Trump e cosa dovrà fare l’Europa

Cosa accadrà a questo punto al settore bancario europeo con la seconda amministrazione di Donald Trump?
Ma io credo che in generale, il messaggio degli Stati Uniti sia un messaggio di crescita economica e sia un messaggio di ’La nostra priorità sono gli Stati Uniti’, e molto meno che in passato il resto del mondo e il supporto all’Europa”.

Un messaggio che, secondo il CEO di UniCredit, dovrebbe a questo punto indurre l’Europa a diventare artefice in misura più importante del proprio destino. “Per l’Europa vuol dire prendere il controllo del nostro destino”, ha detto al TG1 Andrea Orcel.

Il titolo UniCredit si è confermato ieri, mercoledì 23 gennaio, il migliore del Ftse Mib di Piazza Affari, mettendo a segno un rialzo del 2,53%, a quota 43,525 euro.

Orcel aveva già rilasciato un’intervista, parlando da Davos, a Bloomberg TV, rimarcando come l’offerta presentata per la conquista di Banco BPM, banca italiana guidata dal CEO Giuseppe Castagna, fosse giusta. Le azioni BAMI hanno riportato ieri un rialzo pari a +0,39%, salendo a quota 8,262 euro.

UniCredit, una banca con una visione paneuropea che fa bene all’Italia

Diverse le dichiarazioni che Andrea Orcel ha rilasciato negli ultimi giorni, insistendo sui benefici che le nozze di UniCredit con Banco BPM comporterebbero per tutti, in primis per gli azionisti delle due banche e per l’Italia. A fronte di quella etichetta di “banca straniera” che il leader della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha appioppato a UniCredit, il numero uno di Piazza Gae Aulenti ha rimarcato con un post recente pubblicato su LinkedIn l’italianità dell’istituto con le seguenti parole:

La nostra visione è paneuropea, ma il cuore della nostra identità batte in Italia. E non abbiamo alcuna intenzione di dimenticarlo, perché è un aspetto fondamentale delle nostre origini e della nostra cultura. Crediamo nel futuro. Crediamo nell’Italia”.

E ancora: “Il nostro obiettivo è creare un Gruppo ancora più solido, forte e competitivo, a livello nazionale: avremo la possibilità di migliorarci, di generare un impatto positivo sulle economie locali e di assicurare un sostegno finanziario sempre più significativo ai clienti ed alle comunità in cui operiamo”, ha continuato l’AD di UniCredit.

L’Italia, secondo Orcel, ha tutto da guadagnare da quel DNA che il Ronaldo dei banchieri ha intenzione di far diventare il più possibile paneuropeo, conquistando magari la seconda banca tedesca Commerzbank.

Vogliamo fare la nostra parte e contribuire attivamente al successo del nostro Paese ”, ha sottolineato ancora Andrea Orcel con quel post, ricordando che la banca lo sta “già facendo in modo concreto: per esempio, tramite iniziative come UniCredit per l’Italia, con cui dal 2022 abbiamo messo a disposizione oltre 35 miliardi di euro per supportare le imprese e il terzo settore ”.

UniCredit-Banco BPM, Orcel insiste sul prezzo giusto dell’OPS

Tornando al dossier Banco BPM, finora OPS, offerta pubblica di scambio lanciata lo scorso 25 novembre 2024 da UniCredit ha scatenato la forte opposizione sia del governo Meloni - che aveva identificato in Banco BPM piuttosto la banca ideale da convincere per risolvere una volta per tutte il dossier eterno di Stato MPS-Monte dei Paschi di Siena e per creare il terzo polo bancario in Italia - che l’ira della preda diretta interessata, il cui CEO Castagna è apparso a più riprese quasi offeso per aver ricevuto una offerta, da Orcel, considerata da lui - in realtà anche da diversi analisti - decisamente bassa e addirittura a sconto. Affermazione che tuttavia Orcel stesso è tornato a smentire nell’intervista rilasciata a Bloomberg qualche giorno fa, citando come motivazioni non solo il fattore dell’OPA che BAMI ha lanciato su Anima Holding - operazione tra l’altro ora resa incerta dai dubbi espressi dalla BCE - ma anche le speculazioni su possibili nozze tra Banco BPM e MPS, tra l’altro recentemente rinfocolate da altri rumor, che hanno avuto effetto sulle quotazioni del Banco. Ma “1uella fusione al momento non si sta verificando, e io dovrei pagare un premio anche su questo?

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