Università all’estero dopo il diploma: come si fa e quali documenti servono

Caterina Gastaldi

19 Ottobre 2022 - 17:18

Oltre all’Erasmus è possibile studiare all’estero iscrivendosi direttamente al corso di studi interessato: ecco quali documenti servono e come prepararsi.

Università all’estero dopo il diploma: come si fa e quali documenti servono

La scelta di proseguire il percorso di studi all’estero una volta conseguito il diploma è sempre più comune, legata non solo al desiderio di fare un’esperienza formativa e, nel contempo, imparare o perfezionare una nuova lingua, ma anche alla consapevolezza di come questa decisione possa aiutare ad aprire porte inaspettate e migliorare così le proprie aspettative lavorative.

Si tratta però di una decisione non sempre facile, che richiede non solo coraggio ma anche programmazione e organizzazione: è fondamentale scegliere lo Stato giusto e prepararsi con il giusto anticipo, anche per quel che riguarda la documentazione e gli eventuali permessi di studio, nel caso ci si spostasse fuori dall’Unione Europea.

Come si può studiare all’estero

Nel momento in cui si sceglie di studiare all’estero, una volta ottenuto il diploma, ci si trova di fronte a due opzioni, a seconda anche dello stato del proprio percorso di studi:

  • coloro che sono già iscritti all’università italiana, e hanno quindi un percorso già avviato, possono partecipare al programma Erasmus+ per fare un anno o diversi mesi di studi in Europa;
  • chi deve ancora cominciare l’università, oppure vuole muoversi in autonomia, può iscriversi a un’università estera, senza aver bisogno di passare dagli atenei italiani. In questo caso però bisognerà occuparsi da soli di tutta la documentazione e permessi richiesti, senza il supporto di terzi, oppure ci si potrà rivolgere a realtà che si occupano nello specifico di questo.

La scelta dell’Erasmus è sicuramente più pratica, anche perché permette di non dover pagare le tasse universitarie all’estero (avendola già saldate in Italia) e di ricevere una borsa di studio europea per il periodo di residenza in trasferta. Gli studi fatti inoltre saranno sempre presi in considerazione dalla propria università di provenienza, come parte del proprio percorso di studi.

La documentazione necessaria

Chi sceglie di muoversi da solo, indipendentemente dallo Stato in cui desidera studiare, il periodo, e il percorso di studi che si segue, è richiesto il possesso di una serie di documenti, quali:

  • carta di identità in corso di validità (se si è cittadini europei e si studia in Europa), oppure passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia;
  • copia dell’esame di stato, laurea, o master, a seconda del livello a cui si è;
  • lettera motivazionale;
  • per i Paesi extra-Ue è richiesto il possesso del visto per motivi di studio;
  • viene spesso richiesta almeno una certificazione linguistica per l’inglese (come Ielts o Toefl);
  • è apprezzata la presenza di almeno una lettera di referenze da parte di un professore o datore di lavoro.

Spesso le università estere permettono di svolgere il processo di iscrizione online, ma il processo e i requisiti possono variare, anche molto, da nazione a nazione, così come il sistema di istruzione in generale, riguardo al quale sarà necessario informarsi con largo anticipo.

In questo caso gli uffici delle ambasciate dei Paesi di interesse, o gli istituti culturali sul territorio italiano riguardanti la Nazione in questione possono essere una buona base di appoggio per trovare informazioni e supporto.

Offerta condizionata o incondizionata

Una volta inviata la proposta, dopo che questa sarà stata presa in esame, si riceverà una lettera di risposta, detta Offer Letter. In caso di riscontro positivo ci si potrà trovare di fronte a due opzioni.

  • Offerta condizionata: l’università ha accettato la proposta del candidato, a patto che vengano rispettate alcune richieste o si verifichino specifiche situazioni (come il superamento di un test di ingresso aggiuntivo);
  • offerta incondizionata: il candidato è stato accettato, e può procedere con il versamento della tassa di iscrizione.

Studiare in Europa

In qualità di cittadino Ue si ha accesso a diversi diritti nel momento in cui si studia all’interno dell’Unione Europea:

  • si può frequentare qualsiasi corso di studi disponibile ai cittadini dello Stato in questione, attenendosi alle richieste dell’ateneo;
  • non possono venire richieste tasse universitarie maggiori e si ha accesso a tutte le borse di studio disponibili;
  • se il soggiorno è inferiore ai 3 mesi, l’unico requisito richiesto è il possesso della carta di identità in corso di validità;
  • in caso di soggiorno di durata superiore sarà necessario essere iscritti a un percorso di studi, dimostrare di potersi mantenere senza bisogno di sussidi, ed essere in possesso di copertura sanitaria;
  • si possono ottenere dei sostegni allo studio in modalità differenti, sia come borse di studio, sia come altre tipologie;
  • si continuerà a dipendere dal sistema sanitario italiano (e sarà necessario essere in possesso della tessera Team), anche se spesso è richiesta anche un’assicurazione aggiuntiva.

La copertura sanitaria

Nel caso in cui si scegliesse di studiare in un Paese fuori dall’Unione Europea sarà fondamentale stipulare un’assicurazione sanitaria e informarsi riguardo alla presenza di eventuali accordi al riguardo. Tuttavia questo è, di norma, un passaggio importante anche quando si studia in Europa. Molte università possono includere la stipula di una polizza assicurativa.

In Europa si continua, in generale, a dipendere dal sistema sanitario italiano e si può utilizzare la tessera Team (tessera sanitaria) per le emergenze. A seconda dello Stato europeo e della situazione in cui ci si trova si potrà dover pagare parte delle spese per poi richiederne il rimborso in Italia, o meno.

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