Mancano pochi giorni ad un appuntamento cruciale per l’economia statunitense. Alle prese con il blocco dell’attività a causa dell’avanzata del Coronavirus, cittadini ed aziende della prima economia si troveranno a dover fare i conti con il pagamento dell’affitto.
Per fronteggiare la crisi causata dall’epidemia di Coronavirus, l’amministrazione statunitense ha approvato un pacchetto di stimoli all’economia da 2mila miliardi di dollari e la Federal Reserve ha annunciato un piano di Quantitative Easing illimitato e misure per garantire liquidità.
In particolare, il piano di Trump per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, gli Stati Uniti sono il primo Paese per numero di contagi ed oggi “The Donald” ha detto che se i morti non supereranno le 100 mila unità «avremo fatto un buon lavoro», prevede il pagamento diretto di 1.200 dollari per ciascun individuo al quale si aggiungono 500 dollari per figlio.
Mettere direttamente soldi nelle tasche dei cittadini rappresenta una misura particolarmente importante in un Paese caratterizzato da un tasso di indebitamento elevato e da una percentuale di reddito risparmiato decisamente bassa.
Economia Usa: quanto può resistere?
Il rapidissimo deteriorarsi della situazione è stato testimoniato dall’andamento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione statunitensi, passate, secondo quanto emerso nell’ultima rilevazione, in una settimana da 282 mila a 3.283.000 unità (+3 milioni in 7 giorni!).
La Federal Reserve stima che il 10-15% degli americani non sia in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 400 dollari.
Secondo i calcoli elaborati dall’Università di Chicago, un terzo degli adulti statunitensi non è in grado di coprire le necessità di base se non riceve una singola busta paga.
Un inquilino su quattro negli Stati Uniti utilizza oltre metà del suo reddito per il pagamento dell’affitto e, come si inizia a leggere sui social, “in una pandemia, l’affitto è l’ultimo a mangiare”.
La situazione non è diversa se si guarda alle aziende. La famosa catena di ristoranti Cheesecake Factory ha già fatto sapere che l’affitto di aprile non potrà essere corrisposto. Indicazioni simili sono arrivate da Mattress Firm, catena di negozi di materassi, e dalla società della ristorazione Subway, secondo cui l’avanzata del Coronvirus rappresenta una “causa di forza maggiore” che permette di non far fronte a determinati obblighi contrattuali.
Stessa storia per le attività minori: OpenTable qualche giorno fa ha rilevato che le prenotazioni nei ristoranti statunitensi rispetto a un anno fa sono scese del 100%.
Decline in restaurant bookings on OpenTable, compared to the same week a year ago. pic.twitter.com/xlzIWLaMhP
— Mike Brrrrrd (@Birdyword) March 23, 2020
Secondo i numeri contenuti in un report pubblicato nel 2016 da JPMorgan il ristorante medio dispone di cassa per far fronte a 16 giorni di chiusura.
Indicazioni simili, sempre facendo riferimento allo studio di JPMorgan “Cash is King: Flows, Balances, and Buffer Days”, per quanto riguarda i “retailer” indipendenti, che di giorni a disposizione prima di finire le risorse liquide ne hanno solo 19.
Fonte: JPMorgan, “Cash is King: Flows, Balances, and Buffer Days”
Economia USA: ecco perché il primo aprile è una data campale
Proprio perché “l’affitto è l’ultimo a mangiare”, il prossimo primo aprile rappresenterà una data campale per l’economia statunitense.
Anche perché, al di là dei riceventi il sussidio di disoccupazione, c’è un esercito di lavoratori privi di documenti, di occupati nella gig economy e di lavoratori freelance che restano fuori dalle statistiche ufficiali e che stanno sacrificando il sacrificabile.
Non a caso, nel pacchetto di aiuti approvato dal Congresso, è prevista una moratoria di 120 giorni sugli sfratti per diverse categorie di inquilini.
Diversi Stati, tra cui New York e la Pennsylvania, hanno bloccato gli sfratti e anche le organizzazioni che raggruppano i proprietari di immobili, tra cui il Multifamily Housing Council, stanno invitando i loro membri ad essere indulgenti mettendo in campo un blocco degli sfratti e piani di pagamenti differiti.
È probabile che la proposta di un «giubileo di tre mesi» sugli affitti, di una moratoria temporanea , sia destinata a guadagnare terreno.
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