La Germania ora commercia più con gli Usa che con la Cina: cosa significa il sorpasso e perché è cruciale per capire come la geopolitica sta plasmando il mondo?
Se le relazioni commerciali servono - anche - a inquadrare la situazione economica e politica mondiale del momento, allora il dato sull’import/export tra Germania e Usa del primo trimestre 2024 racconta molto di più dello stato di salute della nazione tedesca.
In un contesto di rilevanti cambiamenti geopolitici quali quello attuale, il dato secondo il quale gli Stati Uniti hanno superato la Cina come principale partner commerciale della Germania nel primo trimestre di quest’anno (secondo i calcoli di Reuters basati sui dati ufficiali dell’ufficio statistico tedesco) risulta degno di nota.
Il 2023, infatti, si era chiuso con la Cina incoronata ancora prima partner commerciale della potenza europea. Berlino ha sempre avuto un rapporto solido e cruciale con Pechino. Ad aprile scorso, è stata effettuata la prima visita del cancelliere Sholz in Cina da quando, lo scorso anno, il suo governo ha adottato una strategia che definisce la potenza asiatica come “partner, concorrente e rivale sistemico”, invitando la Germania a ridurre la sua dipendenza dalle merci cinesi.
In quella occasione, il cancelliere aveva sottolineato l’impegno della Germania a fare affari con la Cina, ma aveva anche avvertito che Pechino deve frenare l’afflusso di merci cinesi in Europa. Allo stesso tempo, non aveva nascosto riserve sulle indagini Ue sull’uso da parte del dragone dei sussidi per le industrie delle tecnologie verdi, affermando che qualsiasi discussione sul commercio deve favorire la competitività e non il protezionismo.
Con 5.000 aziende tedesche attive nel mercato cinese, la Germania rischia di perdere più di molti dei suoi partner europei se Pechino dovesse reagire contro l’Unione Europea. In sostanza, la nazione tedesca è tra le più vulnerabili ai cambiamenti epocali in corso nelle relazioni commerciali dettate dalle tensioni geopolitiche. Il sorpasso degli Usa alla Cina come principale partner negli scambi per la Germania svela quindi importanti dettagli sulla situazione politica ed economica attuale.
La Germania sceglie gli Usa come primo partner commerciale. Cina superata, ecco perché
Il commercio della Germania con gli Stati Uniti – esportazioni e importazioni combinate – è stato pari a 63 miliardi di euro (68 miliardi di dollari) da gennaio a marzo, mentre la cifra per la Cina era di poco inferiore a 60 miliardi di euro, hanno mostrato i dati.
“Le esportazioni tedesche verso gli Stati Uniti sono ora aumentate ulteriormente grazie alla robusta economia locale, mentre sia le esportazioni verso che le importazioni dalla Cina sono diminuite”, ha dichiarato l’economista della Commerzbank Vincent Stamer, spiegando il cambiamento del primo trimestre.
Nel dettaglio, le importazioni tedesche di beni dal dragone sono diminuite di quasi il 12% su base annua nel primo trimestre, mentre le esportazioni verso la Cina sono scese di poco più dell’1%, ha sottolineato Juergen Matthes, dell’istituto economico tedesco IW.
“Il fatto che l’economia cinese stia andando peggio di quanto molti sperassero, mentre l’economia americana sta superando le aspettative, presumibilmente contribuisce a questo”, ha spiegato Matthes.
Gli Stati Uniti rappresentano ora circa il 10% delle esportazioni di beni tedeschi. La quota della Cina è scesa a meno del 6%. C’è dunque un fattore prettamente economico a spiegare il sorpasso: gli Usa mostrano una solida crescita, mentre il dragone arranca.
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Tuttavia, non bisogna trascurare anche le motivazioni geopolitiche dietro questo dato. La Germania ha affermato di voler ridurre la propria esposizione verso la Cina, citando differenze politiche e accusando Pechino di “pratiche sleali” nel suo primo annuncio di strategia cinese lo scorso anno. Ma Berlino è stata vaga riguardo alle misure politiche volte a ridurre le dipendenze, mentre gli Usa pressano tutta l’Europa affinché allentino il più possibile i legami con il dragone.
“Con un chiaro ostacolo economico globale per il modello economico tedesco, sembra che sia in atto un riorientamento, anche motivato geopoliticamente: lontano dal rivale di sistema, la Cina, verso il partner transatlantico degli Stati Uniti”, ha commentato Matthes.
Tuttavia, non è chiaro se questo trend continuerà e se sarà davvero la nuova strada commerciale per la Germania. “Se l’amministrazione della Casa Bianca cambiasse dopo le elezioni americane di novembre e si muovesse maggiormente nella direzione della chiusura dei mercati, questo processo potrebbe arrestarsi”, ha affermato Dirk Jandura, presidente dell’associazione di categoria BGA.
Il legame tra scelte politiche, eventi geopolitici e relazioni commerciali diventa quindi sempre più forte nell’orientare l’assetto economico di un Paese.
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