Vietato uscire dalla Regione di residenza e domicilio per tutto il mese, anche a Pasqua e Pasquetta. Quali sono le eccezioni previste? Abbiamo raccolto tutti i casi in cui gli spostamenti interregionali non sono vietati.
Quando si può uscire dalla Regione nonostante la zona rossa e arancione? In quali casi sono ammessi gli spostamenti interregionali a Pasqua?
Nonostante le restrizioni in vigore - specie nei giorni 3, 4 e 5 aprile - uscire dalla Regione non è vietato in modo assoluto se ricorrono i motivi indicati nell’autocertificazione, ovvero salute, lavoro e necessità.
Oltre a queste ipotesi ve ne sono delle altre: seconde case, rientro al domicilio, ricongiungimento genitori figli sono degli esempi.
Di seguito spiegheremo quando si può uscire alla Regione nel pieno rispetto del decreto in vigore e senza rischiare la multa.
Quando si può uscire dalla Regione con autocertificazione?
Il divieto di spostarsi tra Regioni o Province autonome in zona rossa, arancione e a Pasqua subisce una deroga nelle circostanze elencate nell’autocertificazione del Ministero:
- salute, quindi per fare visite mediche in un’altra Regione, interventi o altro;
- comprovate esigenze lavorative e di studio;
- “altri motivi” ovvero per motivi di necessità e urgenza.
Nell’autocertificazione bisogna indicare il luogo di partenza e di arrivo, le proprie generalità e barrare il motivo dello spostamento.
Quanto dichiarato vale fino a querela di falso, e chi dichiara informazioni non veritiere potrebbe essere denunciato dalle Forze dell’ordine e rischiare da 1 a 6 anni di carcere.
Rientro al domicilio/residenza
Oltre ai motivi di salute, lavoro e necessità, è sempre consentito raggiungere il luogo di residenza, domicilio o abitazione ubicato in un’altra Regione, anche se compresa in zona rossa e arancione.
Questo spostamento deve avvenire dalle 5.00 alle 22.00, ovvero prima del coprifuoco, altrimenti potrebbe scattare la multa da 400 a 1.000 euro.
Uscire dalla Regione per raggiungere il partner o il coniuge
Si può uscire dalla Regione soltanto se il luogo della destinazione dove si trova il partner o il coniuge coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione. Altrimenti lo spostamento è vietato in quanto il governo non prevede il ricongiungimento con fidanzati e congiunti tra i motivi di necessità.
Seconde case
Può recarsi nella seconda casa fuori Regione chi è in possesso di un titolo valido anteriore al 14 gennaio 2021. Tuttavia il rientro nella seconda casa è possibile soltanto se l’immobile è disabitato e lo spostamento avviene da soli o con il nucleo familiare convivente.
Questo vale anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, salvo ordinanze regionali più restrittive come è successo in Campania, Liguria e Sardegna, dove raggiungere le seconde case è sempre vietato.
Andare a trovare amici e parenti non conviventi
Non si può uscire dalla Regione per andare a trovare amici e parenti non conviventi senza un comprovato motivo, mentre è concesso per prestare assistenza ad una persona sola e non autosufficiente (poiché si tratta di un motivo di necessità).
Invece non è ancora possibile uscire dalla Regione per andare a trovare un genitore anziano ma in buona salute.
Al contrario, è consentito raggiungere la casa del genitore affidatario per trascorrere del tempo con i propri figli, anche se l’ex partner è residente o domiciliato in una Regione diversa.
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