Forte calo nelle consegne di vaccino Johnson & Johnson previste per gli USA: problemi di produzione nello stabilimento di Baltimora
Ancora problemi di produzione per il vaccino Johnson & Johnson. Il colosso farmaceutico ha infatti comunicato il ridimensionamento delle spedizioni dell’86% per la prossima settimana.
Il motivo alla base va rintracciato negli ostacoli di produzione in uno degli stabilimenti principali, che si trova a Baltimora.
Il governo ha confermato l’arrivo di sole 700.000 dosi destinate agli stati USA per la prossima settimana, in fortissimo calo rispetto ai 4,9 milioni arrivati la settimana precedente stando a quanto indicato dal Centers for Disease Control and Prevention.
J&J si è detta in attesa dell’autorizzazione normativa per dare avvio alla produzione nella suddetta struttura di Baltimora, gestita da Emergent BioSolutions Inc, e sta collaborando con la Food and Drug Administration degli Stati Uniti per ottenere tutti i permessi necessari
Vaccino Johnson & Johnson: ancora problemi di produzione
All’origine dello stop dello stabilimento di Baltimora c’è l’errato mix di elementi dei vaccini J&J ed AstraZeneca, che ha portato a circa 15 milioni di dosi compromesse.
Una volta ottenuta l’autorizzazione a riavviare la produzione, J&J potrebbe effettivamente soddisfare consegne per otto milioni di dosi a settimana, stando a quanto assicurato venerdì il coordinatore della risposta anti-Covid alla Casa Bianca, Jeff Zients.
L’obiettivo sul lungo termine resta comunque quello già annunciato ormai dallo scorso gennaio: garantire 100 milioni di dosi entro la fine di maggio.
Intanto il governatore del Michigan ha chiesto all’amministrazione Biden di aumentare le forniture dei vaccini nel suo stato, alle prese con la situazione peggiore del Paese sul fronte contagi e occupazione delle terapie intensive.
Ma per ora l’amministrazione ha dichiarato che continuerà a distribuire vaccini solo in base al tasso di popolazione, e non ha in programma di aumentare le dosi negli stati colpiti più duramente:
“Ci sono decine di milioni di persone in tutto il Paese in ogni stato o contea che non sono ancora state vaccinate, e il modo migliore e in assoluto più equo per procedere alla distribuzione del vaccino si basa sui numeri relativi alla popolazione adulta per stato e territorio. È così che è ci siamo mossi finora ed è così che continueremo a muoverci. Il virus è imprevedibile: non è possibile stimare dove si verificherà il prossimo aumento dei casi”,
ha dichiarato Zients.
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