Lo assicura la stessa compagnia farmaceutica: a settembre chiederà l’autorizzazione per sottoporre al suo vaccino anti-Covid i bambini dai 2 agli 11 anni
Pfizer chiederà l’autorizzazione per somministrare il suo vaccino anti-Covid ai bambini dai 2 agli 11 anni di età.
La notizia arriva dallo stesso colosso farmaceutico statunitense, e segue quella giunta appena 10 giorni fa che annunciava l’intenzione di rendere il farmaco disponibile nell’UE anche per la fascia d’età 12-15 anni.
A farlo in quel caso era stato Ugur Sahin, numero uno di BioNtech, la compagnia tedesca che ha realizzato il vaccino insieme a Pfizer.
Già a settembre quindi è prevista la richiesta di autorizzazione all’uso d’emergenza del suo vaccino per bambini di età compresa tra 2 e 11 anni; richiesta che seguirà di appena poche settimane un’altra importante istanza destinata alla Food and Drug Administration, vale a dire quella di una piena approvazione del farmaco per persone di età compresa tra 16 e 85 anni.
Vaccino: Pfizer chiede autorizzazione per bambini da 2 a 11 anni
Al momento, gli studi su sicurezza ed efficacia dei vaccini nei bambini di età compresa tra 6 mesi e gli 11 anni sono ancora in corso.
Ma le aspettative sembrano delle più rosee per entrambi i colossi farmaceutici, e il CEO di Pfizer, Albert Bourla, ha anticipato l’imminente arrivo di “dati definitivi”:
“Ci aspettiamo di avere dati definitivi a settembre e presentarli nel quarto trimestre del 2021 anche per quanto riguarda i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e i 5 e gli 11 anni”.
Pfizer ha già richiesto l’autorizzazione all’uso di emergenza del suo vaccino anti-Covid per adolescenti e bambini di età compresa tra i 12 e i 15 anni, e la FDA sembra pronta a dare luce verde a inizio della prossima settimana.
Verso la piena approvazione del vaccino Pfizer: cosa cambia
Un’altra importante richiesta arriverà nel corso di questo mese, vale a dire quella della piena approvazione del vaccino per la fascia 16-85 anni, visto che - va ricordato - attualmente la distribuzione è resa possibile da un’autorizzazione per uso d’emergenza.
Si tratterebbe di un passaggio cruciale perché consentirebbe ai produttori di commercializzare e distribuire direttamente i propri vaccini, e potrebbe inoltre avere un impatto sui mandati e fornire ulteriori certezze ai cosiddetti «scettici».
Quest’ultimo elemento - quello della fiducia delle persone - è stato evidenziato da Anthony Fauci, consigliere medico capo del Presidente degli Stati Uniti e direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive:
“Quando le persone sentono che il vaccino è approvato per il solo uso d’emergenza tendono a segnalare preoccupazioni su sicurezza, durata ed efficacia del farmaco nel tempo.”
Per il momento i tre vaccini anti-Covid distribuiti negli Stati Uniti - Pfizer/BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson - sono autorizzati, ma non approvati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA