Vaccino Covid ai bambini 5-11 anni, cosa pensano i pediatri?

Stefano Rizzuti

3 Dicembre 2021 - 10:20

Con l’avvio della vaccinazione contro il Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni i genitori cercano di sciogliere gli ultimi dubbi: ecco le risposte dei pediatri alle principali domande.

Vaccino Covid ai bambini 5-11 anni, cosa pensano i pediatri?

Dal 16 dicembre il vaccino anti-Covid verrà somministrato in Italia anche ai bambini dai 5 agli 11 anni. Dopo l’autorizzazione dell’Ema è arrivato anche il via libera dell’Aifa, ma lo scetticismo tra molti genitori persiste e non tutti sembrano convinti di voler vaccinare subito i loro figli piccoli.

Ma cosa dicono i pediatri sulla vaccinazione dei bambini? Tutti gli esperti suggeriscono ai genitori di chiedere un consiglio ai pediatri. I quali, a loro volta, si dicono convinti che la vaccinazione degli under 12 va fatta da subito e che i dati a disposizione sul preparato di Pfizer siano confortanti e assicurano efficacia e sicurezza. Vediamo quali sono i pareri e i suggerimenti dei pediatri per la vaccinazione dei bambini nella fascia 5-11 anni.

Perché i pediatri consigliano di vaccinare i bambini

La Società italiana di pediatria, la Federazione italiana medici pediatri, l’Associazione culturale pediatri e la Federazione delle società scientifiche e delle associazioni di area pediatrica hanno predisposto un documento rivolto ai genitori per spazzare via i dubbi sulla vaccinazione degli under 12.

I pediatri sottolineano come la vaccinazione possa prevenire “tutti o quasi i ricoveri in terapia intensiva e i pur rarissimi decessi”. E si soffermano anche su altri aspetti, non riguardanti solo la malattia, ricordando per esempio che i bambini non vaccinati rischiano di doversi sottoporre a più tamponi e più quarantene mentre per i vaccinati ci sono meno restrizioni alla socialità.

Ancora, vengono citati i dati sulle complicazioni serie e sui ricoveri, confrontandole con le bassissime probabilità - 1 o 2 su 100mila - di avere effetti collaterali di maggiore entità rispetto a un po’ di febbre ma comunque “del tutto curabili”.

I dati sul vaccino: per pediatri è sicuro ed efficace

Alberto Villani, direttore del dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, assicura che il vaccino che verrà somministrato ai bambini è lo stesso praticato negli adulti ma con dose ridotta di un terzo. Si tratta - sottolinea Villani - di un “vaccino sicuro ed efficace che ha superato tutti i processi autorizzativi dell’Ema e dell’Aifa e che è stato già praticato in decine di migliaia di bambini in molti Paesi tra cui gli Stati Uniti”.

Il rischio di non vaccinarsi per la fascia 5-11 anni

Marcello Lanari, direttore della pediatria d’urgenza del Sant’Orsola, assicura che i numeri ritenuti bassi della sperimentazione del vaccino per i bambini sono sufficienti e che, inoltre, esistono dati provenienti dalla “vita reale”, ovvero dalla vaccinazione in Israele e Stati Uniti, che mostrano come non ci siano effetti collaterali.

Lanari vuole sfatare la leggenda per cui i bambini non corrono rischi con il Covid ricordando che in Italia ci sono stati più di un migliaio di ricoveri di bambini. Peraltro con molti casi di sindrome infiammatoria multisistemica che ha costretto molti piccoli in rianimazione. E poi c’è anche il problema del long Covid. Per il pediatria, in definitiva, “il rischio di non vaccinarsi è migliaia di volte più alto di quello di vaccinarsi”.

L’appello dei pediatri ai genitori

Chiara Azzari, direttrice del Laboratorio di Immunologia dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, rivolge un appello ai genitori chiedendo loro di fidarsi di Aifa, Ema e dell’Fda: organisimi che hanno studiato i dati e di cui sostiene di fidarsi “a occhi chiusi”.

Inoltre Azzari fornisce un ulteriore dato sui rischi per i bambini dai 5 agli 11 anni che non si vaccinano e prendono il Covid: “In quell’età la probabilità di avere danni gravi da Covid o di morire non è molto elevata. Ma il rischio è comunque simile alla sepsi o alla meningite da meningococco o pneumococco”.

A quali bambini va somministrato il vaccino

Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), afferma che il vaccino va fatto a tutti i bambini, che abbiano patologie pregresse o che siano sani, perché “non sempre questa infezione nei bambini si manifesta come una banale influenza. Anche i più piccoli vengono ricoverati e alcuni finiscono in terapia intensiva”.

Per i pediatri benefici dei vaccini ai bimbi superano rischi

Elio Castagnola, direttore Malattie infettive dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, ricorda che gli studi dell’Ema dimostrano che i benefici del vaccinare i bambini superano di gran lunga i rischi. Inoltre, sottolinea, “il vaccino rappresenta un fattore di protezione per il bambino dalle complicanze dell’infezione da SARS-CoV-2, che sono sì meno gravi rispetto agli adulti ma che possono comunque esserci e che i grandi numeri di un’infezione diffusa nella popolazione possono far emergere”.

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