1,2 miliardi di dosi di vaccino russo: questo è il numero cui punta Vladimir Putin, che ha già fatto accordi con una decina di Paesi, fra cui India, Brasile e Arabia Saudita
Manifestazioni di interesse per 1,2 miliardi di dosi del vaccino russo Sputnik V contro il coronavirus. Questo, almeno, è quanto afferma Mosca stessa, che dice di aver siglato accordi preliminari con più di 10 Paesi dell’Asia, Sud America e Medio Oriente.
Vaccino COVID Russia: 1,2 miliardi di richieste
Sarebbero già state assicurate almeno 200 milioni di dosi dello Sputnik V, il vaccino anti-COVID che potrebbe fornire al presidente Vladimir Putin un’importante leva economica e politica internazionale.
Alti funzionari russi hanno detto al Wall Street Journal che sono stati firmati accordi preliminari per la spedizione di vaccini in Paesi come Brasile, Messico, Arabia Saudita e India.
Successivamente Kiril Dmitriev, amministratore delegato di RDIF, ha confermato l’ordine da 200 milioni di dosi da parte di Messico, Brasile e India.
Mosca avrebbe inoltre ricevuto altre richieste o sarebbe già in differenti stadi di trattative con altri 7 Paesi. «E sono grandi Paesi», aggiunge Dmitriev.
In totale sarebbero arrivate richieste o interessamenti per un totale di 1,2 miliardi di dosi. Altre 30 milioni di dosi saranno fabbricate invece per la popolazione russa.
Il Paese è stato colpito duramente dalla pandemia, con oltre 1 milione di casi.
Nonostante l’avanzamento dello sviluppo del vaccino, Putin oggi ha chiesto ai cittadini di rispettare le regole per evitare un nuovo rigido confinamento.
Vaccino russo sarà prodotto in India e Brasile
Le dosi saranno prodotte all’estero e distribuite in tutto il mondo a partire da novembre. Per velocizzarne la produzione, la Russia sta trasferendo tecnologie in fabbriche in India, Brasile e Corea del Sud. Da lì partiranno verso diversi Paesi.
Secondo gli accordi preliminari, l’India riceverà 100 milioni di dosi, mentre Bahia, stato del Brasile, ne riceverà 50 milioni.
I vaccini dovranno essere comunque approvati dalle autorità locali prima di essere utilizzati. Il nome del vaccino è ispirato al satellite che l’Unione Sovietica lanciò prima degli Stati Uniti ai tempi della corsa allo spazio.
Preoccupa rapidità del vaccino russo
La rapidità con cui la Russia sta sviluppando il vaccino, in realtà, ha generato scetticismo in Occidente. I risultati sono abbastanza buoni, ha osservato il Lancet, ma il via libera è arrivato dopo test su piccola scala, su un gruppo di sole 76 persone. Quelli più ampi, su 40.000 persone, sono iniziati soltanto il mese scorso.
Tuttavia la Russia si mostra sicura di sé, e per convincere gli interessati ha deciso di non lasciare l’intera responsabilità legale agli acquirenti, se qualcosa va storto.
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