Vaccino russo contestato da oltre 30 scienziati: ecco perché

Martino Grassi

11/09/2020

Il vaccino della Russia non ha convinto un gruppo di scienziati che hanno contestato l’attendibilità dei dati. Ecco perché.

Vaccino russo contestato da oltre 30 scienziati: ecco perché

Il vaccino russo è stato contestato da oltre 30 scienziati, poiché presenterebbe delle incoerenze nei dati della sperimentazione. La notizia è stata resa nota da un gruppo di esperti attraverso una lettera con cui sono stati contraddetti i dati dell’antidoto annunciato da Vladirmir Putin durante la scorsa estate.

Negli scorsi giorni infatti sono stati pubblicati i risultati della sperimentazione di fase 1 e 2 del vaccino Sputnik V, sulla nota rivista scientifica The Lancet, con cui si affermava che è una soluzione sicura e ben tollerata, tuttavia non è riuscito a convincere un nutrito gruppo di esperti.

Vaccino russo contestato da oltre 30 scienziati

Oltre 30 esperti hanno espresso i loro dubbi circa la pubblicazione dei risultati del vaccino russo, sottolineando delle potenziali incongruenze, nello specifico gli scienziati hanno trovato delle “apparenti duplicazioni”, che senza i dati originali, sollevano delle perplessità sull’attendibilità dello studio. Nella lettera è stato scritto:

“Gli autori non hanno specificato abbastanza caratteristiche dei pazienti convalescenti utilizzati come controllo per la valutazione della risposta immunitaria”.

Nello specifico è stato notato che il livelli di anticorpi ritrovati in diversi volontari che hanno preso parte allo studio erano identici. Inoltre non sono state chiarite le caratteristiche dei pazienti affetti da coronavirus, utilizzatati come gruppo di controllo, per paragonarli a quelli sviluppati dai soggetti a cui era stato somministrato il vaccino.

Serve prudenza per il vaccino

Nelle ultime settimane è partita una vera e propria corsa al vaccino, tuttavia a più riprese, scienziati ed esperti hanno ricordato che non è possibile forzare i tempi, ma bisogno rispettare quelli della scienza. Negli ultimi giorni anche AstraZeneca ha annunciato di aver interrotto la sperimentazione sull’uomo dopo quella che è stata definita come seria reazione avversa. Anche alla luce di questo avvenimento, nella lettera gli scienziati hanno ricordato alla comunità scientifica di “prestare ancora più attenzione alle prove scientifiche e ai dati sottostanti, ed è quindi della massima importanza che siano pienamente disponibili per un attento esame”.

Sulla questione si è espressa anche la rivista The Lancet, che dopo aver condiviso la lettera direttamente con gli autori dello studio li ha anche esortato a impegnarsi nella discussione scientifica. Un portavoce ha voluto comunque precisare che prima di essere pubblicata, la ricerca russa era stata sottoposto ad un revisione paritaria da parte di un gruppo di esperti indipendenti.

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