Oggi i veri discriminati sono coloro che la pensano diversamente dall’ordine di pensiero dominante.
Faccio una doverosa premessa: io non ho letto il libro del Generale Vannacci (per motivi personali non ho mai comprato nulla su Amazon e pertanto, finché il libro sarà in vendita solo su quel canale, la lettura mi è preclusa) ma poiché molti dei commenti che ho letto provengono da persone nella mia stessa condizione e mi è stato chiesto un commento sulla vicenda, ho accettato l’invito.
La prima cosa da dire, specie stante la premessa, è che chiunque abbia un po’ di onestà intellettuale sa, come sostiene il Generale, che non è corretto prendere delle frasi decontestualizzate e giudicarle fuori contesto. Lo abbiamo sentito e visto fare molto spesso anche in tema di intercettazioni, e il più delle volte l’esito dell’istruttoria e del dibattimento ha poi dato ragione al fatto che una frase, decontestualizzata, possa assumere una valenza diametralmente opposta a quella che era nelle intenzioni di chi la proferì (o, in questo caso, di chi l’ha scritta).
Ciò detto, i giudizi sulle frasi sono tutti incuranti del contesto e di estrema condanna (che tutti quelli che si sono espressi abbiano davvero letto più di 300 pagine uscite il 10 agosto scorso non è assolutamente verosimile) e nessuno che si ponga nemmeno in modo interlocutorio con l’autore. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA