Verbali BCE: la riunione di gennaio 2020 messa a nudo dalle attese minute della banca centrale
Il turno dei verbali BCE è finalmente arrivato: il documento è stato pubblicato e ha alzato il velo sull’ultima riunione del Consiglio Direttivo.
Nella serata di ieri, mercoledì 19 febbraio, la Federal Reserve ha pubblicato le attese minute di politica monetaria, spianando così la strada all’istituto centrale europeo.
Nei verbali BCE di oggi (riferiti al meeting di gennaio scorso) vi sono stati numerosi elementi da monitorare. L’obiettivo? Sempre lo stesso, ossia scovare indizi sul futuro della politica monetaria, oggi alle prese con inaspettati ostacoli di varia natura.
Verbali BCE: cosa è emerso dalle minute di gennaio?
Innanzitutto il documento ha sottolioneato come, attualmente, la crescita dell’Eurozona sia positiva seppur ancora modesta.
L’industria manifatturiera potrebbe aver toccato il fondo e potrebbe dunque essere prossima alla ripresa, mentre per quel che riguarda il settore dei servizi non è chiaro se il rallentamento sia finito o meno.
La crescita, si legge nei verbali, si sta stabilizzando, ma ancora al di sotto del potenziale, incoraggiata da una continua e graduale tendenza al rialzo di alcuni indicatori chiave sul fronte inflazione.
Anche per questo motivo bisognerà avere più dati per capire se i tentativi di stabilizzazione potranno fornire basi solide per festeggiare. La cosa più importante al momento? Prendere coscienza dei dati positivi senza però essere troppo ottimisti.
Nei verbali della BCE, tra l’altro, sono state anche espresse delle preoccupazioni in merito all’aumento dei prezzi azionari che potrebbe non riflettere del tutto il miglioramento degli utili. Attenzione poi ai rischi derivanti dalle alte valutazioni del settore immobiliare.
Le previsioni sui verbali
Nelle odierne minute il mercato ha cercato di ricavare spunti su alcuni aspetti fondamentali tra cui:
- l’inflazione
- la crescita
- il coronavirus
- la strategy review
Questi quattro punti hanno attirato l’attenzione degli osservatori ben prima della pubblicazione delle minute.
Inflazione
I dati preliminari di gennaio non sono stati incoraggianti. L’inflazione è salita all’1,4% ma il dato core è caduto all’1,1%, ben lontano dal target BCE del “vicino ma sotto al 2%”.
Anche prima di queste rilevazioni comunque il tema inflazione ha dato vita a un profondo dibattito e numerosi osservatori hanno chiesto all’istituto la sua soddisfazione nei confronti del target. Questo è stato uno dei maggiori elementi da monitorare nei verbali BCE.
Crescita
Anche l’andamento dell’economia del blocco è stato uno dei protagonisti indiscussi degli odierni verbali BCE. Nel quarto trimestre del 2019 d’altronde il PIL dell’Eurozona ha premuto sul pedale del freno e ha messo a segno un +0,1% che mal si è confrontato con il precedente +0,2%.
Anche prima del rilascio di tali rilevazioni la crescita è risultata comunque mediocre, per cui le minute di oggi sono state passate al setaccio.
Coronavirus
Al contrario di quanto previsto, nei verbali BCE non è stato affrontato il tema dell’epidemia esplosa in Cina e diffusasi poi in quasi tutto il mondo. Probabilmente al tempo della riunione - avvenuta il 23 gennaio - l’impatto del coronavirus non era apparso così imponente.
Strategy review
Qualche tempo fa Christine Lagarde ha annunciato la sua intenzione di rivedere la strategia della banca centrale. Ciò significa che il target di inflazione verrà nuovamente ricalibrato mentre verranno presi in esame nuovi parametri (come quelli ambientali).
Dalle minute è emerso che le discussioni sulla strategy review verranno mantenute separate dalle deliberazioni di politica monetaria.
In linea di massima, insomma, i verbali BCE non hanno fornito particolari spunti o novità di rilievo. La maggior parte delle considerazioni emerse aveva già trovato spazio nell’ultima conferenza di Lagarde.
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