Viaggiare per tutto l’anno non è più così difficile come una volta. Grazie a Internet anche il lavoro si può svolgere da remoto, che sia nella propria casa o su una spiaggia in Spagna.
Viaggiare tutto l’anno e guadagnare soldi è davvero possibile? Negli ultimi anni si è affermata la figura del “nomade digitale”, un lavoratore a tutti gli effetti, ma che può dire di essere cittadino del mondo. Viaggiare, per un nomade digitale, non è solo un passatempo o uno svago dalla vita in città, è uno stile di vita scomodo, ma anche molto soddisfacente.
Qualcuno preferisce andare in hotel a rilassarsi, altri invece trasformano il viaggio in un lavoro. Il nomade digitale si trova nel mezzo: viaggia per passione, ma deve inevitabilmente guadagnare qualcosa per sostenersi. Il nomade sfrutta Internet e i servizi digitali (lezioni a distanza, vendita di oggetti, creazione di contenuti) per permettersi di continuare a viaggiare.
In questo articolo, dopo anni di ricerche personali per fare il grande salto e diventare una nomade digitale a mia volta, vi illustrerò tutto quello che ho scoperto sulla vita da “nomade digitale” e su guadagnare in viaggio o viaggiare guadagnando, a seconda dei punti di vista.
Come viaggiare: alloggi, mezzi e costi
Chi si mette nella prospettiva di lasciare tutto e viaggiare lontano per esplorare il mondo è già sulla buona strada verso l’obiettivo di riuscire a vivere e a sostenersi viaggiando. In generale però la regola di base per un wanna be nomade digitale è: vivere l’avventura e spendere poco. Ci sono infatti molti modi per viaggiare e molti luoghi dove soggiornare, più o meno comodi e più o meno costosi. Iniziamo dal metodo meno discusso, per finire con quello che sta spopolando in rete come “fenomeno vanlife”.
Ecovilaggio
Il termine “eco + villaggio” è stato coniato da Robert e Diane Gilman nel testo Eco-villages and Susteinable Communities. La vita in un ecovilaggio è ecosostenibile e autosufficiente per la maggior parte dei servizi e dei beni primari. Sul territorio italiano ne esistono quasi 100 e sono piccole, medie o grandi realtà nelle quali vivono persone da ogni parte del mondo. Scrivendo a un ecovillaggio si può fare richiesta di alloggio, scambiando il lavoro per un posto nella comunità o pagando una piccola quota. Da ecovillaggio a ecovillaggio si può viaggiare letteralmente in tutto il mondo a costo basso.
Sul sito di Rive (Rete Italiana Villaggi Ecologici) potete trovare tutte le informazioni.
Airbnb, ostelli e chiese
Si può dormire praticamente ovunque e la scelta dipende solo dal tipo di esperienza e di necessità della quale si ha voglia o bisogno. Affittare una casa su Airbnb in un Paese a basso costo può costare anche solo 10 euro a notte, ma il prezzo non è sempre un problema, come spiegheremo tra poco.
Su Airbnb o siti simili si possono affittare stanze, appartamenti o addirittura ville. Adatto ai più nostalgici della cara e vecchia casa insomma. Per chi invece adora provare esperienze sempre nuove gli ostelli a pagamento o gli alloggi forniti gratuitamente dalle chiese, monasteri, fattorie e rifugi sono un’altra soluzione praticabile.
Van, camper, mezzi camperizzati e altro su ruote
Viaggiare a bordo del proprio mezzo è un’esperienza ben diversa dall’alloggiare sulla terra ferma. Perennemente in viaggio, la vita sulle quattro o due ruote è una via di mezzo tra la villa di Airbnb e il viaggio con lo zaino e la tenda in spalle.
Avere un mezzo di trasporto più o meno grande fa sentire a casa. Un camper, con una struttura già impostata per la vita nomade, è il metodo più immediato per entrare nella mentalità del viaggiatore. Il livello successivo è il van, camperizzato o da camperizzare. Ci sono van attrezzati con lavatrici e doccia, altri invece che tengono fermi i mobili con lacci e nodi. Il punto di incontro è: spendi quello che puoi e vuoi per camperizzarlo. Si può strutturare un van con pochi accessori funzionali, oppure trasformarlo in una casa su ruote. Il tutto in modo libero e, perché no, in autonomia.
Altri mezzi su ruote che possono far vivere l’esperienza del viaggio sono per esempio la bicicletta: Mattia Miraglio ha fatto il giro del mondo prima a piedi con “il carretto”, come lo chiama lui, poi in bicicletta. Trovate la sua esperienza su YouTube cercando “Mattia Miraglio”.
Costi
Biciclette, motorini, moto, carretti, van, camper o con i propri piedi (passando per aeroporti, navi e treni), per ognuno di questi mezzi occorre calcolare il costo. A parte la bicicletta, che prevede il costo d’acquisto iniziale e i controlli periodici, il resto dei mezzi hanno costi più alti. Benzina, gasolio e metano solo la spesa più alta da tenere in considerazione, insieme ovviamente al prezzo annuale dell’assicurazione per il veicolo. Di positivo c’è che si può risparmiare sull’alloggio.
Come viaggiare e guadagnare: lavori e opportunità digitali
Vivere costa, sempre e comunque, per questo esistono diversi modi per viaggiare e allo stesso tempo guadagnare il proprio sostentamento. Anche in questo caso le possibilità sono moltissime, quasi infinite se si libera la propria fantasia e il proprio talento.
Lavori stagionali
Il modo più semplice per viaggiare, e farlo nei mesi cadi, è fare un lavoro stagionale tanto in Italia quanto all’estero. Con i soldi messi da parte si può viaggiare in estate o perché no mettere su un piccola attività. In Australia è noto un percorso di esperienze per i giovani attraverso il lavoro nelle fattorie lungo tutta la costa. Pratica diffusa, è un buon modo per mettere soldi da parte e vivere a pieno il Paese nel quale si è scelto di viaggiare, perché permette di scoprire la cultura e la lingua locale direttamente dai propri colleghi.
Avere un’attività online
Strano ma vero, si può avere un’attività e continuare a viaggiare. Lo smart working si può praticare ovunque, tanto nella propria abitazione in città quanto in un ostello in Indonesia, basta avere un buona connessione internet. Per questo chi ha un’attività o un lavoro in rete è il primo che passa alla vita da “nomade digitale”. Per attività si può intendere anche un negozio online: braccialetti, recupero di vestiti usati, gioielli fatti a mano e moltissime altre.
Vendere e gestire contenuti
Il lavoro del futuro è sicuramente online, ma invece di pensare a un negozio si può provare a parlare a un pubblico. Scrivere guide di viaggio e consigli per blog e riviste per esempio, ma anche scattare foto per queste e altre aziende.
Altra possibilità è creare contenuti per YouTube, una vetrina dove molti nomadi si stanno mostrando e nella quale guadagnano parlando della loro vita in van e come guadagnare da questa. In realtà si può creare qualsiasi genere di contenuto su YouTube, non per forza collegato alla vita da nomade. Per esempio si potrebbe fare un video tutorial su come andare sui pattini a rotelle o su confezionare abiti, opere d’arte o su come indossare il rossetto. Insomma, non c’è limite all’ispirazione.
Quando un contenuto su YouTube o su Instagram funziona e ha seguito i guadagni tramite sponsorizzazioni e prodotti non mancano di certo, ma ci vuole tempo e costanza per far fidelizzare il pubblico.
Se siete traduttori/trici o esperti di un determinato argomento un buon modo per guadagnare è sfruttare la piattaforma Fiverr e molte altre simili come oDesk o Toptal per fare lezioni online o vendere la propria consulenza su un progetto.
In conclusione viaggiare e guadagnare è possibile? Sì certo, ma non sarà sempre facile. Ogni aspetto di questa vita, come anche la vita in città, presenta delle difficoltà: un guasto al motore, internet non prende, non si riesce a far crescere il proprio canale o raggiungere i possibili clienti per motivi geografici. A tutto però c’è una soluzione, non lasciatevi abbattere dalle difficoltà e se viaggiare è lo scopo della vostra vita lo scoprirete al primo intoppo in camper.
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