Richiedere e ottenere il visto per il Giappone è necessario per i periodi di permanenza maggiori dei 90 giorni: ecco come fare.
Il visto per il Giappone è un documento fondamentale per la maggior parte dei cittadini stranieri che desiderino recarsi in Giappone. Questo documento, richiesto anche ai cittadini italiani, non è necessario per i soggiorni inferiori ai 90 giorni.
Al contrario di altri visti, ottenere quello per il Giappone può essere più lungo e complesso. Questo è vero in particolare quando non si ha la possibilità di contare su una persona sul posto per poter entrare in possesso del certificato di eleggibilità. L’ottenimento del certificato infatti permette di accorciare i tempi. Per questo è sempre preferibile entrare in possesso il prima possibile.
Nell’articolo di seguito tutte le informazioni necessarie riguardo le diverse tipologie di visto in Giappone, il costo, e a chi rivolgersi per ottenerlo.
Quando è necessario il visto per il Giappone
In Giappone è previsto che chiunque desideri entrare nel Paese sia in possesso di un visto e un passaporto validi. A partire dall’11 ottobre 2022 però è stato reintrodotto l’accordo di esenzione. Questo permette ai cittadini di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, di non aver bisogno del visto per il Giappone per i soggiorni inferiori ai 90 giorni.
In questo caso infatti la visita viene considerata temporanea ed è richiesto solo il possesso di un passaporto in corso di validità. Inoltre, per il momento, è ancora richiesto un certificato di vaccinazione o di negatività al Covid-19 entro 72 ore prima della partenza.
Durante la visita temporanea, quindi senza visto, è permesso svolgere solo alcune attività. Per esempio, si potranno fare indagini di mercato, vacanze, incontri d’affari, o incontri con parenti. Tuttavia, qualsiasi attività per cui sono previste retribuzioni economiche non può rientrare nella categoria della “visita temporanea”. In questo caso sarà necessario richiedere il visto per il Giappone.
Le tipologie di visto per il Giappone
I visti per il Giappone si suddividono in tre categorie principali:
- visto per lavoro (working visa);
- visto per familiari (family related visa);
- visto non adatto a lavorare (non-working visa).
Al momento per ottenere il documento è necessario rivolgersi direttamente alle ambasciate o i consolati giapponesi. È stato comunque annunciato l’arrivo di un visto elettronico per il futuro, non ancora disponibile.
La lista completa dei visti giapponesi disponibili si può trovare sul portale del Ministry of Foreign Affairs, e include anche visti particolari, come quelli per diplomatici.
Come si richiede il visto giapponese
La richiesta del visto per andare in Giappone prevede che ci si rivolga direttamente all’ambasciata o al consolato giapponese con tutti i documenti necessari. Prima di presentarsi è obbligatorio prendere appuntamento. A questo punto potrebbe venire chiesto di inviare preventivamente la documentazione.
Siccome i tempi per poter ottenere il visto per il Giappone ed entrare in possesso dei diversi documenti necessari possono essere anche molto lunghi, è necessario iniziare l’operazione con largo anticipo. Un modo per accelerare le tempistiche è ottenere il certificato di eleggibilità tramite un referente in Giappone.
È anche consigliato munirsi per tempo di un’assicurazione sanitaria internazionale prima della partenza. Questo perché le cure possono risultare molto care per gli stranieri.
Visto per Giappone: i documenti necessari
Per ottenere il visto per il Giappone è sempre richiesto:
- passaporto in corso di validità;
- una fototessera;
- certificato di eleggibilità, più una sua copia;
- domanda per la richiesta del visto.
Potrebbero essere chiesti anche documenti aggiuntivi, in particolare nel caso in cui non si fosse in possesso del certificato di eleggibilità.
Quanto costa il visto per il Giappone?
I visti giapponesi, per i cittadini italiani, hanno un costo medio di 3000 yen, che sono circa 24 euro. Possono comunque esserci dei costi aggiuntivi che sarà necessario sostenere, come quello dell’assicurazione sanitaria o per le fototessere.
Certificato di eleggibilità per il visto giapponese
Il certificato di eleggibilità non è un documento strettamente obbligatorio per poter ottenere il visto per il Giappone. Tuttavia permette di accelerare i tempi necessari per ottenere il visto. Lo scopo del certificato di eleggibilità è quello indicare il richiedente del visto come una persona adatta a riceverlo. Per poterne entrare in possesso è necessario affidarsi a un delegato già presente in Giappone.
In pratica, il documento afferma che si è in possesso delle condizioni stabilite dall’Atto del Controllo dell’Immigrazione giapponese. Indica che le attività che si intende svolgere in Giappone sono legali e che ci si può mantenere da soli senza bisogno di sostegno.
Il certificato di eleggibilità viene rilasciato dalle autorità di immigrazione regionali, sotto la giurisdizione del ministero della Giustizia, prima della richiesta del visto. Esistono due modi per ottenerlo.
- la procedura più comune prevede che una persona in Giappone, solitamente un referente dell’azienda per cui si lavorerà o dell’istituto che si frequenta, si rivolga all’ufficio immigrazione regionale più vicino.
- la seconda modalità è riservata solo ad alcuni casi speciali. In particolare, per i richiedenti residenti in Giappone.
Il possesso del certificato di eleggibilità non significa che l’ambasciata non chiederà mai altri documenti prima di rilasciare il visto per il Giappone. Tuttavia, in linea di massima, permette di ottenere più rapidamente il visto, semplificando anche tutto il procedimento.
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