Vola subito il rendimento del BTP Più e quello medio ponderato supera già il 3,275%

Stefano Vozza

25 Febbraio 2025 - 15:14

Debutto con il segno meno sul mercato secondario delle obbligazioni per il neo bond retail Più in scadenza nel 2033

Vola subito il rendimento del BTP Più e quello medio ponderato supera già il 3,275%

Manco fossimo stati profetici, giorni fa sulle pagine di Money.it avevamo anticipato quanto poi si è effettivamente verificato sui mercati finanziari. Ossia che erano relativamente maggiori le probabilità di discese sotto 100 dei prezzi del BTP Più nei primi 4 anni, il che non vuol dire che non possa poi scendere anche nel 2° step.

Era semplicemente una stima fatta in termini di maggiori/minori chance sul manifestarsi di possibili eventi, tutto qui.

Martedì 25 febbraio, giorno di regolamento, godimento e debutto del neo titolo sul MOT, ha visto i suoi prezzi scivolare sotto la parità. Nei fatti, quindi, c’è che vola subito il rendimento del BTP Più e quello medio ponderato supera già il 3,275%.

Su Money.it Premium è disponibile una lista dei titoli di Stato italiani su cui valutare l’acquisto ora.

Prezzi e rendimenti dei titoli obbligazionari

Per capire perché cambiano i prezzi dei titoli obbligazionari sul mercato secondario, occorre parlare di cedole e rendimenti. La prima è fissa e costante per tutto il periodo di riferimento (nel caso del BTP Più: il singolo quadriennio), i rendimenti (yield) no.

Questi si muovono in base (e in risposta) agli andamenti delle variabili macro economiche che lo influenzano, e che a cascata impattano sui corsi dei bond.

I 3 macro fattori (ma non gli unici!) da monitorare sul mercato dei bond sono i seguenti:

  • l’inflazione, ossia il costo della vita, da cui dipendono le sorti delle politiche monetarie condotte dalle varie Banche Centrali. Dopo la fiammata monstre del 2021-2023 c’è che essa sta rientrando, ma non è debellata così come si vorrebbe, specie in alcune aree del mondo come gli USA, per esempio;
  • le incertezze e turbolenze geopolitiche. Il discorso vale tanto a livello di singolo Stato (caduta di un Esecutivo, formazione di un nuovo Governo, rating sovrani, etc) che macro (guerre, tensioni su possibili inasprimenti dazi, etc);
  • il gioco della domanda e dell’offerta, dato che un aumento dei debiti, e quindi dei volumi delle emissioni, alza i rendimenti. Questo perché aumenta la competizione tra gli emittenti sull’accaparrarsi i risparmi disponibili nel mercato dei capitali.

Pertanto lo yield si muove di continuo (e nella direzione opposta al prezzo) per adeguarne i ritorni attesi alle costanti realtà del mercato al tempo esatto della valutazione. Come avviene ciò? Si vendono i bond in possesso per riavere indietro la liquidità con cui sottoscrivere nuove emissioni in grado di offrire cedole più alte.

La struttura dei rendimenti del BTP Più

Veniamo ora alla struttura dei rendimenti prevista dal Tesoro per il BTP Più con cedole a tassi fissi e crescenti. Ossia fissi per ciascuno dei 4 anni di cui si compone ogni quadriennio, lo step, e crescenti nel passaggio dal 1° al 2°. I tassi cedolari annui definitivi sono pari a:

  • 2,85% lordo e 2,49375% netto per il 1°, il 2°, il 3° e il 4° anno. La ritenuta fiscale sugli interessi lordi maturata è del 12,50%, mentre l’imposta di bollo dello 0,2% sul capitale si calcola nei modi e tempi di Legge;
  • 3,70% lordo e 3,2375% netto per il 5°, il 6°, il 7° e 8° anno.

Se sommassimo tutte le cedole annue lorde e le dividessimo per gli 8 anni di durata ne verrebbe fuori un rendimento medio ponderato annuo teorico del 3,275% lordo (2,865625% netto). Si tratta del payout teorico e fisso dal principio a scadenza.

Vola subito il rendimento del BTP Più e quello medio ponderato supera già il 3,275%

Tuttavia, quello effettivo è già mutato in virtù delle mutate condizioni sul mercato secondario. Alle ore 13.20 del 25/02 il BTP Più (ISIN ordinario: IT0005634800) prezza già 99,81 centesimi, mentre il minimo e massimo odierno sono stati a 99,32 e 100 (dati: Borsa Italiana).

Pertanto il rendimento effettivo netto ponderato (e teorico) annuo al prezzo attuale è già volato al 2,92%. Chi lo acquistasse a questi corsi si assicurerebbe un payout dello 0,435% netto complessivo in più in 8 anni rispetto a chi lo ha sottoscritto la settimana scorsa. In compenso sosterrebbe le spese di commissioni bancarie e non avrebbe diritto all’opzione rimborso anticipato tra 4 anni.

Su Money.it Premium è disponibile una lista dei titoli di Stato italiani su cui valutare l’acquisto ora.

Ovviamente queste considerazioni non scalfiscono più di tanto il cassettista che acquista in principio e porta al termine l’investimento. Così come c’è da dire che il prezzo attuale sotto cento magari sarà riassorbito dal mercato già nel corso delle prossime sedute e portarne i corsi sopra cento.

O scendere ancora di un altro po’, lo scopriremo strada facendo. Ad oggi, per esempio, nessuno dei 4 titoli della serie dei Valore (a cui si appartiene anche il Più) è sotto cento, per la gioia degli acquirenti della prima ora.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO