BTP Più, come funziona e come comprare

Laura Naka Antonelli

14 Febbraio 2025 - 16:29

BTP Più, tutto sulla quinta edizione del BTP Valore, che presenta l’opzione del rimborso anticipato. BTP People pronti per l’Italia mollata dalla BCE?

BTP Più, come funziona e come comprare

Il grande annuncio del MEF sui tassi minimi garantiti e sul codice ISIN del BTP Più è arrivato finalmente oggi, venerdì 14 febbraio 2025.

In attesa del primo titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori della famiglia BTP Valore con opzione di rimborso anticipato del capitale, il Tesoro ha annunciato che “la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per l’emissione del BTP Più, che avrà luogo da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata, è la seguente”:

  • 2,80% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno.
  • 3,60% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno.

Al termine del collocamento, ha precisato il Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti, “saranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione”.

Il codice ISIN del BTP Più durante il periodo di collocamento è IT0005634792.

A questo punto i BTP People dispongono di tutte le informazioni per valutare l’opportunità o meno di fare shopping di questo nuovo titolo di Stato offerto dal governo Meloni, che rientra chiaramente nel piano della stessa presidente del Consiglio di rifilare ai piccoli risparmiatori la maggiore quota possibile del debito pubblico italiano.

Il collocamento del BTP Più avrà luogo sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di tre banche dealers: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A.

La data di godimento e regolamento è stata fissata dal Tesoro a martedì 25 febbraio 2025.

A partire da questa data il titolo sarà negoziabile sul MOT e ne verrà garantita la liquidità attraverso l’impegno dei Dealer e dei Co- Dealer selezionati dal MEF tra i più attivi partecipanti al MOT sul comparto dei titoli di Stato italiani.

BTP Più, il primo BTP Valore con opzione rimborso anticipato. A una condizione

Il BTP Più è un titolo di Stato italiano che ha una durata di 8 anni, con cedole fisse pagate ogni tre mesi sulla base del meccanismo “step up”, in due fasi di quattro anni ciascuna e tasso cedolare più elevato nella seconda fase.

Come annunciato oggi, per i primi quattro anni il tasso cedolare garantito sarà pari al 2,80%, mentre per gli ultimi quattro anno salirà al 3,60%.

La novità di questa emissione è la facoltà per gli investitori di richiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare sempre per lotti minimi di 1.000 euro.

Attenzione, però: esistono precise condizioni che devono essere rispettate per usufruire dell’opzione del rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno.

La facoltà potrà essere esercitata, intanto, solo da chi acquisterà il titolo nel periodo iniziale di collocamento e da chi lo manterrà ininterrottamente fino alla data di esercizio dell’opzione.

Quale data, per la precisione?

Oggi il MEF ha ricordato che questa opzione “è esercitabile in una apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029 ”, ferme restando le menzionate condizioni sine qua non.

L’effettivo rimborso avverrà il 26 febbraio 2029 alla pari.

Proprio il rimborso anticipato del capitale è uno dei punti di forza del BTP Più il cui DNA, grazie a questa opzione, presenta la marcia in più della flessibilità: è la prima volta che il MEF consente ai piccoli risparmiatori della famiglia del BTP Valore di beneficiare di questa opportunità.

Il capitale sottoscritto è comunque garantito alla scadenza finale degli otto anni per gli investitori che non avranno esercitato tale facoltà.

In ogni caso, il titolo potrà essere sempre ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza, senza vincoli, alle condizioni di mercato.

BTP Più, vademecum per chi vuole acquistare il nuovo titolo di Stato

L’investimento nel BTP Più potrà partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto.

Il titolo viene acquistato alla pari, a fronte di un prezzo dell’emissione pari a 100 e senza commissioni durante i giorni di collocamento, fermi restando i costi di gestione del conto titoli o del trading online richiesti e concordati con la propria banca, laddove presenti.

Successivamente, a partire dalla data di godimento-regolamento fissata al 25 febbraio 2025, il titolo sarà negoziabile sul MOT. Il BTP Più potrà essere a questo punto venduto e acquistato alle condizioni di mercato a partire dal primo giorno di negoziazione sul MOT. Sarà il mercato secondario a determinare di conseguenza, il valore di mercato di questo titolo di Stato.

Il BTP Più potrà essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.

Anche per questo titolo di Stato la tassazione è agevolata al 12,5%.

Il Tesoro ha ricordato il rating dell’Emittente, ovvero il giudizio assegnato al debito italiano dalle principali agenzie di rating: pari a Baa3 per Moody’s con outlook stabile; a BBB sia per S&P (che ha un outlook stabile) che per Fitch (che ha un outlook positivo); a BBBh per DBRS, con outlook positivo; e, infine, a BBB+ per Scope, con outlook stabile.

Dal MEF sono arrivate altre precisazioni riguardo al BTP Più.

Nel ricordare che questo titolo di Stato fa parte della categoria di BTP che rappresentano una forma d’investimento di medio-lungo termine che prevede una remunerazione crescente nel tempo e la possibilità di rimborso anticipato durante la vita del titolo, il Tesoro ha fatto notare che le modalità di acquisto all’emissione (sulla piattaforma MOT) ne fanno un prodotto ideale anche per chi è abituato a gestire in autonomia i propri investimenti, tramite i sistemi di trading online.

È possibile aderire all’offerta del BTP Più tramite il servizio Banco Posta.

Il BTP Più può essere sottoscritto sia se si dispone di un Conto Corrente Postale sia di un Libretto Postale.

Per poter sottoscrivere il BTP Più occorre che per il risparmiatore siano soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni: aver sottoscritto il contratto sui servizi di investimento; aver effettuato il Questionario di profilazione MIFID e che questo sia ancora in corso di validità e non scaduto; essere stato classificato ai fini MIDIF; disporre di un deposito titoli associato al Libretto Postale o al Conto Corrente.

BTP Più escluso dall’ISEE

Il BTP Più è esente dalle imposte di successione e concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.

L’esclusione dei BTP & Co. dal calcolo ISEE è stata annunciata con un comunicato del 15 gennaio scorso, con cui il governo Meloni ha pubblicato il testo del DPCM:

Diventa operativa dal 2025 la possibilità per le famiglie italiane di escludere dal calcolo dell’ISEE i titoli di Stato”.

Tutte misure - lancio del BTP Più e titoli di Stato esclusi dall’ISEE - in linea con il piano di Meloni di nazionalizzare, come è stato fatto notare più volte, il debito pubblico dell’Italia, arrivando a corteggiare gli investitori retail italiani fino a presentare il BTP Valore alla stregua di un titolo di Stato per andare in crociera.

E’ stato il BTP Valore, in primis, a dare forma al sogno, sbandierato subito dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di portare gli investitori retail ad accollarsi fette crescenti della spina numero uno che assilla l’Italia, quella del debito pubblico monstre, destinato tra l’altro ad aumentare.

I soggetti che potranno acquistare il BTP Più

  • Persone fisiche comunque classificate.
  • Soggetti al dettaglio, con esclusione di controparti qualificate e clienti professionali di diritto (di cui all’Allegato 3 del Regolamento CONSOB n. 20307/2018 e sue successive modifiche ed integrazioni). Sono quindi inclusi i clienti al dettaglio divenuti professionali su richiesta (di cui al numero II dell’Allegato 3 del Regolamento CONSOB n. 20307/2018 e sue successive modifiche ed integrazioni), che ai fini dell’operazione dovranno farsi identificare come soggetti al dettaglio dall’intermediario a cui inviano o sottomettono l’ordine di acquisto o comunque far risultare all’intermediario tale loro qualifica.
  • Società di gestione autorizzate alla prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto delle categorie definite ai punti A) e B).
  • Intermediari autorizzati abilitati alla gestione dei portafogli individuali per conto delle categorie definite ai punti A) e B).
  • Società fiduciarie che prestano servizi di gestione di portafogli di investimento, anche mediante intestazione fiduciaria, esclusivamente per conto di clienti appartenenti alle categorie definite ai punti A) e B).

BTP Più: BTP People pronti per l’Italia mollata dalla BCE?

Per ora il BTP Valore o anche famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente al pubblico degli investitori retail ha avuto successo, grazie all’appello di Meloni “Più titoli di Stato nelle mani degli italiani”, che è stato prontamente accolto dai cosiddetti BTP People.

Come è emerso più volte dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia i BTP che lo spread BTP-Bund sono diventati ormai motivo di vanto di questo governo italiano e, di recente, un complimento al governo Meloni per il trend dello spread è arrivato addirittura dalla BCE.

Detto questo, va ricordato che la BCE ha lodato gli sforzi del governo italiano tesi a risolvere l’angoscia eterna del debito pubblico negli stessi giorni in cui ha mollato quello che secondo diversi economisti si è confermato in tutti questi anni una sorta di scudo anti spread salva BTP (e non solo): il bazooka PEPP o QE pandemico, noto anche come l’altro QE, per distinguerlo dal QE tradizionale che, anni fa, nel pieno della crisi dei debiti sovrani che rischiò di frantumare in mille pezzi l’euro e il sogno stesso di una Europa unita, aprì ufficialmente la strada allo shopping di BTP da parte dell’Eurotower.

Sfornato dall’ex numero uno della Banca centrale europea ed ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, quel piano di Quantitative easing della BCE è stato mandato in pensione già da un po’, non solo.

Il QE pro-BTP è stato rimpiazzato, infatti, dal programma diametralmente opposto, ovvero dal QT-Quantitative Tightening, con cui la Banca centrale europea ha iniziato a mettersi a dieta, dopo quella grande abbuffata che aveva fatto dei titoli di Stato dell’Eurozona, per salvarli per l’appunto dalle grinfie della speculazione, andata in scena durante quella terribile crisi dei debiti sovrani.

Oggi, a fronte di una BCE che si è svestita di quei panni che per tanto tempo l’hanno vista paladina del debito pubblico dell’Italia e di tutti i debiti sovrani dell’area euro (troppo, secondo alcuni esperti, che accusano Francoforte di aver provocato profonde distorsioni sul mercato dei bond sovrani), secondo la filosofia del governo Meloni tocca ai piccoli risparmiatori assorbire i nuovi titoli di Stato italiani che vengono emessi.

Va detto che finora i BTP People hanno risposto con entusiasmo alla chiamata alle armi lanciata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Non solo: le ultime informazioni arrivate direttamente da Via XX settembre confermano che a fare incetta dei titoli di Stato italiani continuano a essere anche gli investitori stranieri, tuttora a caccia di rendimenti, in attesa che la politica monetaria della BCE ora incentrata sui tagli dei tassi finisca per azzoppare il valore dei rendimenti dei bond e rendere sempre più scarsi titoli di Stato che offrano rendimenti ghiotti. Sempre che l’inflazione che scotta in USA sulla scia delle scelte di politica economica della seconda amministrazione di Donald Trump non finisca per far saltare tutto in aria.

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