Nell’incontro che si terrà domani a Washington, Joe Biden e Ursula von der Leyen cercheranno un’intesa sull’Inflation Reduction Act che sta mettendo a rischio gli investimenti previsti in Europa.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si incontreranno domani a Washington per discutere dell’Inflation Reduction Act (IRA).
Come avevamo già riportato qualche giorno fa, il piano di sussidi pubblici varato del Governo USA con l’Inflation Reduction Act sta attirando sempre più investimenti dall’Europa soprattutto nel competitivo e redditizio settore della produzione di batterie per auto elettriche.
Il piano da 300 miliardi di dollari progettato dall’amministrazione Biden per incentivare la transizione ecologica americana ha fatto centro nel cuore delle imprese del vecchio continente con il risultato che molte delle gigafactory annunciate in Europa potrebbero non vedere mai la luce o essere delocalizzate.
Ultimo in ordine di tempo è il caso Volkswagen che ha interrotto il progetto di apertura di una fabbrica nell’Est Europa (tra i paesi in valutazione c’erano Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca) inizialmente prevista per il 2027.
Dopo aver stimato di poter ricevere 10 miliardi di euro di contributi negli USA, Volkswagen ha infatti dato priorità alla costruzione di una struttura simile oltreoceano: "Stiamo andando avanti molto più velocemente in Nord America, ma manteniamo il nostro piano di costruire fabbriche in Europa entro il 2030. Abbiamo però bisogno delle giuste condizioni e aspettiamo il Green Deal dell’Ue”.
Il vertice di domani tra Biden e von der Leyen potrebbe inaugurare i negoziati per garantire all’Europa uno status simile a quello dei Paesi con accordo di libero scambio, rafforzando le catene di approvvigionamento e migliorando la sicurezza energetica ed economica nei confronti della Cina.
Sicuramente un passo importante in attesa della pubblicazione - prevista per il 14 marzo - del Net Zero Industry Act, il piano europeo per aumentare gli investimenti nelle tecnologie green considerate strategiche, dal fotovoltaico all’eolico passando per le pompe di calore e le batterie per auto elettriche. In attesa di conoscere la risposta dell’Unione agli incentivi di Washington, i grandi gruppi industriali prendono però tempo in attesa di sostegni concreti.
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