Le quotazioni dei futures sui principali listini americani stanno cercando di recuperare le perdite dello scorso venerdì. I titoli selezionati per oggi sono: Micron Technology, Walt Disney e Stitch Fix
Seduta all’insegna dei rialzi sui futures dei principali listini americani, che tentano di recuperare terreno dopo le perdite messe a segno lo scorso venerdì. A pesare sulle quotazioni è stato il ridimensionamento delle aspettative del mercato relativamente al prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Questo perché uno dei membri più dovish della banca centrale Usa, James Bullard, ha affermato di preferire un taglio del costo del denaro di 25 punti base, e non da 50 come si aspettavano gli operatori. Per oggi, abbiamo selezionato tre titoli che potrebbero offrire nuovi spunti rialzisti nel breve periodo:
- Micron Technology: durante il pre-borsa, il titolo avanza del 2,97% a seguito della decisione da parte di Goldman Sachs di alzare il rating sulla società a “buy” dal precedente “neutral”. Graficamente, le quotazioni hanno violato la coriacea resistenza a 43,99 dollari, e sembrano mirare all’area di concentrazione di domanda a 50 dollari, dove verrebbe peraltro chiuso il gap down del 5 settembre 2018.
- Walt Disney: durante il week-end, il remake de “The Lion King” ha raggiunto 185 milioni di dollari in biglietti venduti. Oltre a questo, con 2,79 miliardi di dollari, “Avengers: Endgame” ha sorpassato “Avatar” come film con i maggiori incassi di sempre. Gli operatori premiano le azioni Disney nel pre-borsa di Wall Street, con il titolo che avanza dello 0,96%. Con il rimbalzo dal supporto di zona 138,76 dollari, i prezzi potrebbero ora creare le condizioni per segnare nuovi massimi storici, al momento posti a 145,36 dollari.
- Stitch Fix: nel pre-market, il titolo si apprezza del 3,35% grazie all’upegrade da “hold” a “buy” da parte di Stifel Nicolaus. Con i rialzi di oggi, i prezzi potrebbero riportarsi al test della linea di tendenza che unisce i top del 12 marzo a quelli del 28 giugno 2019. Una rottura di questo ostacolo potrebbe dare la possibilità alle quotazioni di tentare la chiusura del gap down del 2 ottobre 2018, a 43,84 dollari.
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