Dopo il Nasdaq, anche lo S&P 500 è scivolato in fase di correzione. Un altro indice a un passo dal mercato orso, in cui sono cadute queste cinque azioni delle Magnifiche 7.
Dopo il Nasdaq Composite, anche l’indice S&P 500 è scivolato in fase conclamata di correzione. Ieri il listino benchmark di Wall Street ha chiuso a un livello inferiore del 10,1% rispetto al valore massimo di chiusura testato il mese scorso.
Si parla di correzione quando un indice scivola a un valore più basso del massimo precedentemente testato di almeno il 10%.
Ieri, altra sessione all’insegna dei sell per la borsa USA, con l’amministrazione Trump che non sembra affatto preoccupata degli smobilizzi che stanno colpendo l’azionario americano. Tutt’altro: qualcuno suggerisce che dietro alle vendite che stanno massacrando Wall Street ci sia dietro un piano ben preciso.
Nella giornata di ieri lo S&P 500 ha perso l’1,39%, a quota 5.521, 52. L’indice Dow Jones ha ceduto 537,36 punti, o l’1,3%, soffrendo la sua quarta sessione di ribassi e chiudendo a quota
40.813,57, mentre il Nasdaq Composite ha perso l’1,96%, zavorrato in particolare dalle azioni delle Magnifiche 7 Tesla e Apple.
A innescare la ritirata di Wall Street è stata in particolare la minaccia del presidente americano Donald Trump di imporre dazi fino al 200% sullo champagne francese e in generale su tutti i vini e alcolici UE dopo le contromisure che sono state annunciate da Bruxelles in risposta ad altre tariffe USA entrate in vigore.
La prospettiva dell’intensificarsi di una guerra commerciale già iniziata da un po’ a colpi di dazi ha eroso ulteriormente il sentiment a Wall Street. In evidenza l’indice delle small cap Russell 2000 che, a un livello ormai inferiore del 19,1% rispetto al record precedente, è ormai a un soffio dal mercato orso.
In mercato orso, ovvero a livelli più bassi di almeno il 20% rispetto ai massimi, viaggiano già cinque delle Magnifiche 7, mentre altre due sono vicine a scivolarci. Di seguito il trend di tutti i componenti del club.
- Tesla -50.7% rispetto al record testato il 18 dicembre 2024.ù
- Nvidia -24.5% dal record del 7 gennaio 2025.
- Alphabet -21.4% dal record del 4 febbraio
- Meta Platforms -20.3% dal record del 14 febbraio
- Amazon -20.1% dal record del 4 febbraio
- Apple -19.4% dal record del 26 dicembre
- Microsoft: -19,1% dal record testato il 5 luglio
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