Il WealthTech è un settore relativamente nuovo, in cui le tecnologie più innovative sono combinate alla gestione patrimoniale per renderla più efficiente.
Il WealthTech è una branca del fintech, che prevede l’utilizzo di soluzioni digitali innovative per la gestione dei risparmi e dei patrimoni. La parole WealthTech nasce dall’unione di due parole: wealth e tech, la prima di queste fa riferimento al wealth management ossia un servizio che permette alle persone, specialmente quelle più facoltose, di affidarsi a esperti consulenti per far gestire loro dei patrimoni e possibilmente avere ulteriori guadagni.
Naturalmente, le persone che gestiscono questi patrimoni guadagnano delle percentuali. Secondo Moneyfarm, una delle piattaforme nate negli ultimi anni per offrire questo tipo di servizio, il costo della gestione patrimoniale parte da 0,5% circa e può arrivare fino al 3% circa. I costi dipendono dal servizio sottoscritto.
Grazie all’innovazione tecnologica il modo di gestire i risparmi propri o altrui è diventato più dinamico. Le piattaforme che sono nate recentemente infatti, permettono di avere sempre sotto gli occhi il proprio patrimonio, ma anche osservare il suo andamento di crescita o di eventuale decrescita.
Le innovazioni che caratterizzano il WealthTech rispetto al tradizionale wealth management sono di due categorie principali: la prima riguarda il comportamento con l’utente finale, il quale può usufruire di servizi innovativi come quelli di robo advisory e consulenza digitale; mentre la seconda a che fare con l’innovazione degli strumenti a disposizione del consulente.
In particolare i consulenti adesso hanno la possibilità di affidarsi, ad esempio, a strumenti basati sull’intelligenza artificiale e sui big data, che possono rendere il loro lavoro più semplice.
Prima di vedere quali sono le principali tipologie di piattaforme WealthTech è opportuno capire a chi sono rivolte.
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WealthTech: a chi si rivolge
A chi sono rivolti gli innovativi servizi forniti dal settore WealthTech? Alcuni potrebbero pensare che essi siano esclusivamente per le persone molto ricche, ma ciò non è completamente vero.
Questo vale anche per il wealth management tradizionale: a utilizzare questo servizio sono spesso persone molto ricche, tuttavia questi sono servizi a cui possono accedere anche attenti risparmiatori.
La stessa logica vale per il WealthTech: questo non è affatto a esclusivo appannaggio delle persone molto benestanti, ma anzi, le piattaforme che offrono servizi di questo tipo sono sempre più popolari anche tra i giovani risparmiatori, poiché sono semplici da usare e trasparenti.
Le tipologie di persone che usufruiscono di una piattaforma WealthTech possono essere principalmente di due tipi: giovani risparmiatori alle prime armi che vogliono provare a investire comodamente da casa loro, oppure investitori e risparmiatori di lungo corso che decidono di sfruttare un servizio più moderno per gestire e possibilmente far fruttare una parte del loro patrimonio.
WealthTech: come migliora la gestione patrimoniale
Il settore WealthTech migliora la gestione patrimoniale rendendola più efficiente. Grazie agli strumenti di cui dispone chi lavora in questo settore è possibile rendere la gestione patrimoniale più semplice, redditizia e monitorabile.
Ciò è possibile attraverso le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e i big data, che consentono agli addetti ai lavori e agli investitori di comprendere più facilmente gli andamenti di mercato e prendere decisioni ben ponderate.
Di fatto il WealthTech rende il risparmio gestito più democratico, poiché adesso è accessibile a chiunque disponga di un semplice smartphone e di una connessione a internet. Grazie ad esso, è probabile che molte più persone decidano di iniziare a risparmiare e investire, il che non può che essere una buona notizia.
Quali sono le aziende WealthTech
A questo punto è possibile parlare delle società che compongono l’universo del WealthTech. Esse possono essere di diversi tipi ed offrire servizi tra loro diversi, vediamo quali sono.
La prima, già menzionata, è Moneyfarm, un’azienda che si occupa di consulenza digitale. Il procedimento per usare Moneyfarm è molto semplice: è sufficiente creare un profilo ed adattarlo alle proprie preferenze e alla propria inclinazione al rischio.
A ogni utente è assegnato un consulente, il quale, con l’aiuto di un robo advisor, metterà insieme un portafoglio di strumenti finanziari che sia in grado di soddisfare i requisiti posti dall’utente.
La piattaforma offre molti servizi: gestione patrimoniale, piano di accumulo di capitale, piano pensione, investimenti tematici, portafogli ESG e l’analisi del portafogli di investimenti.
Ci sono poi delle società che offrono la possibilità di risparmiare automaticamente ogni mese, così da aiutare il risparmiatore a raggiungere un determinato obiettivo.
Una di queste è Gimme5, un’azienda che ha creato una piattaforma che ogni mese preleva una cifra predeterminata dal conto di chi la utilizza e la mette da parte, in modo che non venga spesa.
Impostando degli obiettivi, Gimme5 permette al risparmiatore di mettere da parte cifre piccole o grandi così da aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi.
Ci sono poi le piattaforme che permettono di aumentare il proprio patrimonio attraverso il trading, come per esempio eToro, dove è possibile vendere e comprare numerosi strumenti finanziari; e le piattaforme di social trading, ossia dei veri e propri social network dove le persone possono scambiarsi informazioni, opinioni e dati relativi ai mercati finanziari e dei loro investimenti. Un esempio di piattaforma di social trading è UCapital24.
Su queste piattaforme è spesso possibile anche fare trading imitativo, ossia copiare le mosse di utenti più esperti nella speranza che essi abbiano fatto un investimento giusto.
Ad approcciarsi sempre di più al mondo dell’innovazione e quello WealthTech non sono soltanto le startup o le aziende nate negli ultimi anni; per rimanere sulla cresta dell’onda infatti, anche le aziende tradizionali di wealth management stanno sempre più integrando al loro interno soluzioni digitali come l’intelligenza artificiale.
Queste vogliono offrire ai propri clienti migliori servizi di gestione e per farlo sono consapevoli della necessità di innovarsi e guardare avanti.
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