Lai Ching-te vince a Taiwan per i progressisti e indipendentisti del Dpp ma dovrà confrontarsi con un panorama politico complesso. Tutti gli scenari nell’isola.
Il vicepresidente in carica di Taiwan, Lai Ching-te, ha vinto le elezioni presidenziali che si sono tenute nel Paese in rappresentanza del Partito Democratico Progressista (Dpp), formazione che si pone l’autonomismo della Repubblica di Cina come obiettivo.
Nel Paese che la Repubblica Popolare Cinese rivendica come parte del suo territorio e che dal 1949 a oggi rappresenta l’erede della componente nazionalista sconfitta nella guerra civile il voto ha mostrato l’esistenza di una maggioranza relativa di elettori che non è disposta a interrompere l’ampio processo di distacco dalla Cina. Ma chi pensava che il voto sarebbe stato un plebiscitario assenso all’indipendentismo taiwanese dovrà ricredersi.
Un Paese politicamente nel caos
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