In Brasile 1,5 milioni di casi di dengue e preoccupazione anche per le malattie virali Zika e Chikungunya: per l’Oms la prossima pandemia potrebbe essere causata dalle zanzare.
La dengue in Brasile fa paura è l’Oms ha lanciato l’allarme: la prossima pandemia potrebbe essere causata dalle zanzare, con il mondo che solo ora sta provando a ripartire dopo il periodo buio del Covid che ha causato complessivamente 7 milioni di morti.
I numeri che arrivano dal Brasile sono preoccupanti: 1,5 milioni di contagi e quasi 400 morti accertati dall’inizio dell’anno a causa della dengue, anche se le autorità sanitarie starebbero indagando su altri 800 decessi sospetti.
Il tasso di incidenza della dengue in Brasile è pari a 757,5 casi ogni 100mila abitanti, con una media di circa 20.000 nuovi casi registrati ogni giorno: di questo passo per il ministero della Salute i contagi presto potrebbero arrivare a quota 5 milioni.
Come se non bastasse c’è allarme anche per l’aumento dei casi di zika e chikungunya, altre due malattie virali trasmesse sempre dalle zanzare e più precisamente quelle Aedes Egypti.
Dendue, zika e chikungunya sono delle malattie da tempo note anche in Italia, con i cambiamenti climatici che hanno creato dei presupposti per una maggiore proliferazione delle zanzare tanto che nei mesi scorsi il nostro ministero della Salute, tramite una circolare, ha innalzato il livello di allerta e vigilanza prevedendo operazioni di disinsettazione in porti e aeroporti.
Il Brasile, l’Oms e le zanzare: rischiamo una nuova pandemia?
Il Brasile come la nuova Cina. Questa sarebbe la paura dell’Oms visto l’aumento dei casi di dengue nel Paese sudamericano. Il timore degli esperti è che la nuova “malattia X” - ovvero la possibile prossima responsabile di un’epidemia - possa essere veicolata tramite le zanzare.
“Io non sono così pessimista, ma l’eventualità esiste, l’ipotesi regge - ha dichiarato all’Adnkronos Salute in merito a una possibile prossima pandemia causata dalle zanzare Paolo Gabrieli, professore di Zoologia all’università Statale di Milano -. Non dobbiamo fare allarmismo. Siamo nel campo delle possibilità, però sicuramente le possibilità ci sono”.
Nei primi due mesi dell’anno in Italia sono stati registrati 48 casi di dengue, tutti importati. Nel 2023 invece ci sono stati nel nostro Paese 362 casi, 82 dei quali autoctoni.
La febbre dengue è una malattia infettiva tropicale trasmessa da zanzare del genere Aedes. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, mal di testa, nausea e dolori muscolari e articolari.
Si tratta di una malattia tipica dei Paesi tropicali, con un tasso di mortalità non particolarmente alto e che si aggira attorno all’1%. La malattia però può manifestarsi anche in una forma grave chiamata dengue emorragica.
Quello che sta succedendo in Brasile starebbe provocando un’accelerata in merito a un vaccino per la febbre dengue, di recente approvato in Italia e che presto dovrebbe essere disponibile.
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