In Italia i contagi continuano a salire e alcune regioni sono «sorvegliate speciali». Ecco chi potrebbe passare in zona gialla e arancione prima di Natale.
In Italia continuano a crescere i contagi. Da ieri lunedì 29 novembre il Friuli Venezia Giulia è passato in zona gialla, con l’esordio del super green pass. I contagi nella regione presieduta da Massimiliano Fedriga sono schizzati al 23% per quanti riguarda i reparti ordinari (la soglia da superare era il 15%) e le terapie intensive sono al 14% (il limite era il 10%). Gli esperti temono che prima di Natale il Friuli Venezia Giulia (e non solo) possano passare in zona arancione. Facendo scattare le limitazioni per i no vax. Ma entriamo nel dettaglio.
Natale in zona gialla e arancione, la previsione di Pregliasco
Ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio1, il virologo e docente della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco ha commentato l’andamento della pandemia in Italia e in vista delle feste ha ipotizzato il cambio di colore per alcune regioni.
«Prima di Natale - ha spiegato Pregliasco - mi aspetto qualche zona gialla in più. Zone arancioni? Non vorrei esser troppo menagramo, certo nelle altre nazioni i contagi sono aumentati enormemente». Insomma, il virologo non esclude il passaggio in zona arancione di alcune regioni italiane con le conseguenti chiusure per i no vax.
E continua: «Immaginiamoci lo scenario peggiore così da esser preparati. Le occasioni di assembramento in questo periodo sono frequenti, quindi ben vengano le mascherine all’aperto».
Le regioni a rischio zona gialla e arancione a Natale
Il tasso percentuale di ricoveri per passare in zona arancione è il 20% per le terapie intensive e il 30% per i reparti ordinari. Con oltre 600 contagi al giorno, il Friuli Venezia Giulia si starebbe avvicinando al picco dei ricoveri. Che potrebbe portare al passaggio in zona arancione in vista del Natale.
Sotto la la lente d’ingrandimento anche il Veneto. Al momento, la regione presieduta da Luca Zaia è ancora in zona bianca. Ma con oltre 2 mila contagi al giorno, a breve si potrebbe verificare il cambio di colore. Il governatore si è detto preoccupato per la crescita dei casi. La percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva è al 9% (vicino al limite del 10 per il passaggio in giallo). Mentre per quanto riguarda i reparti ordinari, il tasso è all’8% (la soglia è al 15%).
«Se si continua così - ha affermato Zaia al termine del suo intervento in Consiglio regionale - con i numeri di questi giorni, in zona gialla ci finisce nel giro di due-tre settimane. E dopo c’è l’arancione e il rosso. E con il rosso, ricordo, si chiude tutto. Quindi, se non facciamo attenzione rischiamo di farci male».
La provincia autonoma di Bolzano passa in zona gialla da lunedì 6 dicembre. Negli ospedali dell’Alto Adige il tasso dei posti letto occupati nei reparti ordinari è al 19% (oltre la soglia del 15%), mentre le terapie intensive sono al 12% (oltre la soglia del 10%).
Osservati speciali anche la Lombardia e il Lazio. Entrambe potrebbero passare in giallo prima di Natale. Al momento in Lombardia, i pazienti Covid ricoverati in reparti ordinari sono 789 (il 12% dei 6.571 posti disponibili). La soglia gialla fissata al 15% si raggiunge dunque con 985 letti occupati. E secondo gli esperti è probabile che questo accada entro 14 giorni.
Per quanto riguarda il Lazio, raggiunta la soglia del 10% dei letti occupati in terapia intensiva. Per quanto riguarda i reparti ordinari, il tasso è dell’11%.
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