Molto presto tutta Italia potrebbe finire in zona rossa a causa dell’emergenza siccità. Ad annunciarlo il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.
In questi giorni in Italia non si parla d’altro che del problema siccità. Dopo mesi di scarsità delle precipitazioni e con temperature roventi ben al di sopra della media stagionale, il nostro paese sta andando incontro a un’emergenza idrica senza precedenti.
Per questo motivo il Governo sta correndo ai ripari per l’emanazione, in tempi brevi, di un «decreto siccità» contenente alcune misure da adottare per arginare il problema.
Al momento le misure dovrebbero essere applicate soltanto a quelle Regioni dove l’emergenza è più grave come Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Lazio. Ma il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli è convinto che molto presto a finire in zona rossa sarà tutta Italia e che quindi le misure intraprese avranno carattere nazionale.
Zona rossa in tutta Italia, le parole del ministro Patuanelli
Tutta Italia potrebbe finire presto in zona rossa. Ad annunciarlo il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli nel corso di un’intervista a Fanpage. Il ministro vede delle prospettive future non proprio rosee ed ha parlato di situazione drammatica in molte zone del paese.
«Fare previsioni in questo momento è oggettivamente complicato: è evidente che c’è una situazione drammatica in molte zone del Paese e che le aree cosiddette rosse, quelle in cui c’è una diminuzione dei livelli dei fiumi e dei laghi e dove la risorsa idrica sta mancando si stanno allargando sempre di più» - le sue parole.
Per Patuanelli «è quindi evidente che quasi tutto il Paese nel corso delle prossime settimane entrerà in zona rossa». Questo significa che in tutto il paese dovranno essere presi dei provvedimenti per migliorare la situazione in vista di un’estate che si prevede davvero difficile.
Oltre a difendere il comparto agricolo che è il settore maggiormente colpito dalla mancanza di acqua, si dovrà intervenire anche sull’approvvigionamento idrico.
La Lombardia ha dichiarato lo stato di emergenza
In attesa che il decreto siccità entri in vigore alcune Regioni si stanno muovendo in modo autonomo. Una delle prime a farlo è stata la Lombardia, uno dei territori maggiormente colpiti dall’emergenza. Il governatore Attilio Fontana ha firmato il decreto che dichiara lo stato di emergenza nazionale fino al 30 settembre 2022. Cosa significa? Innanzitutto raccomanda tutti i cittadini di utilizzare l’acqua in modo assolutamente parsimonioso limitandosi al minimo indispensabile.
Poi ha messo a disposizione dei sindaci uno schema di ordinanza per il risparmio idrico e la limitazione di acqua potabile raccomandandone l’attuazione. In tal senso si invita anche a mettere in campo campagne di sensibilizzazione per il risparmio idrico.
Inoltre, si dovranno trovare fonti alternative di approvvigionamento. Tutto questo in attesa del decreto siccità che arriverà la prossima settimana e che prevederà lo stato di emergenza almeno nelle Regioni più colpite. Uno stato di emergenza che non servirà per interventi strutturali ma per garantire in primis i giusti ristori alle aziende agricole che rischiano di perdere gran parte del raccolto a causa della mancanza di acqua.
Poi dall’altro lato darà alla Protezione Civile la possibilità di razionare l’approvvigionamento idrico ad aziende e abitazioni. L’ipotesi sul campo è uno stop all’erogazione nelle ore notturne.
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