I 10 libri sulla Shoah da leggere assolutamente

Claudia Mustillo

27 Gennaio 2022 - 07:01

Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, dedicato a tutte le vittime dell’Olocausto. Ecco i 10 libri da leggere per non dimenticare la Shoah.

I 10 libri sulla Shoah da leggere assolutamente

Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, dedicato a tutte le vittime dell’Olocausto; la giornata è stata designata dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del primo novembre 2005.

In Italia la giornata della Memoria è stata istituita, sempre il 27 gennaio, prima che arrivasse la risoluzione delle Nazioni Unite. Questa vuole ricordare tutte le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e tutti coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere chi è stato perseguitato.

Con l’intento di non dimenticare le storie di tutti coloro che hanno vissuto durante il periodo dell’Olocausto e subito le leggi razziali, la redazione di Money.it ha raccolto i 10 libri sulla Shoah da leggere assolutamente. Tra i libri consigliati ci sono storie personali come, per esempio, il diario di Anna Frank ma anche libri che vogliono analizzare la situazione sociale e politica della Germania per comprendere come sia stato possibile che una democrazia si trasformasse in una dittatura.

10 libri sulla Shoah da leggere assolutamente

Non c’è bisogno di presentazioni per «Il diario di Anna Frank», il celebre libro che racconta la storia di Annelies Marie Frank e della sua famiglia. Anna Frank è diventata il simbolo della Shoah, grazie al diario che ha scritto, giorno dopo giorno, mentre si nascondeva dai nazisti.

La storia vera e cruda di una ragazzina che in pochi istanti è catapultata dalla sua vita felice di Francoforte nel ghetto di Kosvo e poi campo di concentramento di Stutthof. Una ragazza che sceglie di non abbandonare la mamma perché convinta che l’amore e la vicinanza potranno salvarle. Un libro che colpisce davvero al cuore del lettore.

Sebbene sia un libro consigliato per avvicinare i più giovani alla Shoah e all’Olocausto, «Quando Hitler rubò il coniglio rosa» è una storia che può essere letta a ogni età. Racconta le avventure di Anna e della sua famiglia costretta a lasciare Berlino per via dei nazisti. Angosce, paure e anche gioie vissute lontano da casa, alla ricerca della libertà e di una vita tranquilla.

«Se questo è un uomo», è senza dubbio uno dei simboli dell’Olocausto. Le pagine del libro che raccontano la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall’autore, Primo Levi, nel campo di concentramento di Auschwitz sono macigni che difficilmente si riescono a dimenticare.

«Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere.» Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana, questa è la storia della senatrice a vita Liliana Segre, scritta a quattro mani con Enrico Mentana.

La storia della famiglia Perlow, che dopo una lunga ricerca della tranquillità in Europa, in fuga dai pogrom antiebraici, vengono arrestati e deportati. Il libro segue le vicende delle due sorelle Tatiana, sei anni, e Andra, quattro anni, che vengono portate in unKinderblock, il blocco dei bambini destinati alle più atroci sperimentazioni mediche. In questo libro, le sorelle Bucci raccontano, per la prima volta con la loro voce, ciò che hanno vissuto.

«Come si diventa nazisti» vuole affrontare la storia da una prospettiva sociale e sociologica. Nelle pagine si racconta la storia di una piccola città della Germania durante gli anni della Repubblica di Weimar e i primi anni del Terzo Reich per provare a comprendere come una democrazia civile sia potuta precipitare e affondare in una dittatura.

Il libro ripercorre attraverso gli occhi e le parole di Hannah Arendt il processo di Otto Adolf Eichmann, per i reati commessi, in concorso con altri, contro il popolo ebraico e per i crimini di guerra sotto il regime nazista. Il male, incarnato dall’imputato, è definito dalla Arendt «banale» e quindi ancora più terribile.

La storia di due adolescenti che frequentato una scuola esclusiva: uno figlio di un medico ebreo e l’altro di una ricca famiglia aristocratica. Tra i due nasce una grande e profonda amicizia che neanche la storia con i suoi momenti senza luce riuscirà a spezzare.

Nelle pagine del libro si intrecciano le testimonianze di Liliana Segre, Primo Levi, le sorelle Tatiana e Andra Bucci, Shlomo Venezia, Pietro Terracina e Sami Modiano con quelle di altri sopravvissuti, il libro spalanca la porta su un orrore che non saremo mai in grado di comprendere fino in fondo, di cui è però necessario tramandare la memoria e mantenere salda la coscienza collettiva.

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