10 posti che non dovresti mai visitare (perché troppo stressanti)

Luna Luciano

19 Maggio 2024 - 14:21

Viaggiare dovrebbe essere piacevole, ma talvolta può trasformarsi in un vero incubo, specie se si visitano luoghi molto affollati e stressanti: ecco la classifica delle attrazioni da evitare.

10 posti che non dovresti mai visitare (perché troppo stressanti)

Viaggiare e scoprire nuovi luoghi dovrebbe essere entusiasmante e piacevole e con l’avvicinarsi della bella stagione, è tempo di cominciare a pianificare le ferie, pensando alle possibili destinazioni da visitare quest’anno.

Eppure, come rivelato da alcune indagini, viaggiare può rivelarsi stressante ed estenuante, soprattutto se i turisti incappano in mete o attrazionitrappole”, ossia, quei luoghi troppo affollati per poter essere visitati con serenità, magari dopo aver speso ore sotto al sole in fila.

Ore di estenuante attesa o luoghi troppo affollati possono avere delle ripercussioni sulle aspettative delle persone che al momento della visita possono rimanere alquanto deluse.

Giunge in soccorso dei turisti un’indagine condotta da Preply che ha individuato i 10 posti più stressanti e da evitare nel mondo e in Italia, offrendo un’interessante panoramica delle attrazioni che, nonostante la fama, potrebbero non essere all’altezza delle aspettative dei visitatori. Ecco quali posti bisognerebbe evitare e alcuni consigli su come organizzare al meglio il proprio viaggio.

Viaggiare, i 10 posti più stressanti da non visitare

L’indagine di Preply ha preso in considerazione le mete più ambite da visitare durante un viaggio, quanto siano affollate e il quantitativo di recensioni deluse dei turisti. Al primo posto della classifica si trova Times Square, la vera e propria “trappola per turisti più stressante al mondo” in base alle parole amare dei visitatori che non la definiscono all’altezza delle aspettative.

  1. Times Square, New York (Stati Uniti) con 1.761 recensioni negative;
  2. Checkpoint Charlie, Berlino (Germania) con 1.425 recensioni negative
  3. Torre Eiffel, Parigi (Francia) con 1.291 recensioni negative;
  4. La Sirenetta, Copenhagen (Danimarca) con 1.248 recensioni negative;
  5. Las Ramblas, Barcellona (Spagna) con 1.203 recensioni negative;
  6. Manneken Pis, Bruxelles (Belgio) con 1.154 recensioni negative;
  7. Blue Lagoon, Reykjavik (Islanda) con 1.096 recensioni negative;
  8. Hollywood Walk of Fame, California (Stati Uniti) con 1.032 recensioni negative;
  9. The London Eye, Londra (Regno Unito) con 1.028 recensioni negative;
  10. Guinness Storehouse, Dublino (Irlanda) con 1.009 recensioni negative.

Segue il Times Square il Checkpoint Charlie a Berlino e l’imponente Torre Eiffel a Parigi. Queste mete sono ormai obbligatorie, per l’importanza storica e artistica, e proprio perché celebri visitate da migliaia di persone ogni giorno, sembrano deludere molti viaggiatori per via dell’eccessiva folla.

Italia, le 10 mete turistiche più stressanti da non visitare

Anche in Italia esistono delle mete al quanto stressanti da evitare. Secondo il report di Preply In Italia, la maggior parte delle “trappole” dei turisti si trovano nella Capitale, e questo perché è la prima meta in Italia per numero di turisti. Al primo posto si trova la Fontana di Trevi con ben 917 recensioni che lamentano delle grandi folle e la mancanza di “un’esperienza autentica”. Ecco la classifica:

  1. Fontana di Trevi, Roma con 917 recensioni negative;
  2. Scalinata di Piazza di Spagna, Roma con 672 recensioni negative;
  3. Colosseo, Roma con 596 recensioni negative;
  4. Piazza San Marco, Venezia con 437 recensioni negative;
  5. Torre di Pisa, Pisa con 381 recensioni negative;
  6. La Grotta Azzurra, Capri con 281 recensioni negative;
  7. Balcone di Giulietta, Verona con 259 recensioni negative;
  8. Vaticano, Roma con 163 recensioni negative;
  9. Parco Archeologico di Pompei, Pompei con 133 recensioni negative;
  10. Galleria Vittorio Emanuele II, Milano con 115 recensioni negative.

Secondo Preply queste classifiche potrebbero aiutare le città a gestire e garantire un turismo più sostenibile e consapevole, in modo da preservare e valorizzare le attrazioni iconiche di una destinazione, offrendo anche delle alternative meno affollate, così da poter soddisfare più viaggiatori.

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