Mercati: 10 idee da osservare per gli investimenti del prossimo decennio. La lista arriva da una ricerca di Bank of America.
Bank of America ha identificato i 10 idee economiche, sociali e finanziari da osservare per gli investimenti del prossimo decennio.
La società ritiene, infatti, che dal 2020 al 2030 si verificheranno importanti cambiamenti e i sistemi sociali, ambientali, politici ed economici a livello globale dovranno affrontare sfide crescenti. Di conseguenza, aziende, mercati, cariche politiche, istituzioni e individui saranno influenzati da tendenze del tutto nuove nelle loro scelte.
I 10 trend individuati da Bank of America giocheranno un ruolo rilevante nel distruggere i modelli di business finora costruiti e nel proporre forme di investimento e di intervento sul mercato completamente diverse.
10 idee di investimento per il prossimo decennio
Quale sarà la direzione futura degli investimenti? Cosa succederà al mercato globale nel prossimo decennio? Per rispondere a queste domande Bank of America ha provato a capire quali saranno i 10 trend da osservare nel periodo 2020-2030.
Dalla recessione globale, al boom dell’automazione, fino alla battaglia per i cambiamenti climatici e alla fine del QE, passando per la sfida demografica e il declino della globalizzazione: queste tendenze spingeranno gli attori economici, sociali e politici verso specifiche decisioni di investimento.
1. Declino della globalizzazione
Se è vero che la globalizzazione ha già raggiunto il suo picco, questo significa che nel prossimo decennio il focus sarà sulla dimensione locale.
Negli ultimi 30 anni il flusso incontrollato di beni, persone e capitali sui mercati di tutto il mondo ha generato prezzi al consumo più bassi, ma anche rallentamento economico, fragilità occupazionale e disuguaglianze sociali marcate.
La previsione, quindi, suggerisce una direzione diversa nei prossimi 10 anni. I Paesi svilupperanno politiche industriali nazionali e aumenteranno le spese in R&S per promuovere imprese nascenti sul territorio, proteggendole da acquisizioni ostili all’estero.
In un contesto più nazionalistico, gli investitori dovrebbero scegliere di possedere beni reali come materie prime, immobili e metalli preziosi, nonché industrie di infrastrutture e difesa. In questo scenario, le azioni a piccola capitalizzazione sembrano posizionarsi meglio di quelle a grande capitalizzazione.
2. Recessione
Il quadro economico del prossimo decennio non è roseo. L’istituto ha fatto notare che gli anni 2010-2019 sono rimasti bloccati su un livello di crescita piuttosto ridotto e sulla bassa inflazione. Il PIL reale, inoltre, è stato in media solo del 2% negli Stati Uniti, dell’1% nell’UE e in Giappone, mentre si è dimezzato dal 12% al 6% in Cina.
Il rischio, dunque, sarà di entrare in una recessione e di portare i mercati verso una bolla obbligazionaria.
3. Fine del Quantitive Easing
Nel prossimo decennio potrebbe verificarsi anche un forte aumento della volatilità dei tassi di interesse a causa della crescente impotenza delle misure monetarie concentrate finora sul QE.
Di conseguenza potrebbe emergere un aumento disordinato dei rendimenti obbligazionari, con danno sui mercati.
A protezione da una recessione imminente, dovrebbero agire l’oro e le società in settori di monopolio come quello dei servizi di pubblica utilità. Bank of America considera salve da un affondo anche le aziende operanti in ambiti chiave quali la difesa nazionale, la gestione di rifiuti, l’elaborazione di dati, il beverage.
4. Cambiamenti demografici
L’invecchiamento della popolazione mondiale unita all’ascesa di una classe media nei mercati emergenti cambierà le abitudini e i gusti dei consumatori nei prossimi 10 anni. Questo si traduce, in termini di scelte aziendali, in una maggiore attenzione alla domanda non solo dei Millennial, ma anche della Generazione Z.
Compatibilità tecnologica, sostenibilità e nuove esperienze sui beni tradizionali sono tra le tendenze che dovrebbero accelerare nel prossimo decennio. Con l’avanzare dell’età di vita, inoltre, ci sarà anche la grande opportunità di avanzare nell’assistenza sanitaria.
5. Cambiamenti climatici
I consumatori sono sempre più focalizzati sulle tematiche del cambiamento climatico, che crea opportunità in settori come energia pulita, veicoli elettrici, efficienza energetica, nuova agricoltura, infrastrutture idriche e alternative alimentari.
Il problema del riscaldamento globale sarà sempre più pregnante e influenzerà l’industria di settore. Il mercato dell’energia pulita vale già 300 miliardi di dollari e la gestione globale dei rifiuti presenta un’opportunità di 2.000 miliardi di dollari.
La maggiore consapevolezza dei cambiamenti climatici trainerà anche l’aumento di responsabilità nella governance ambientale, sociale e di scelta degli investimenti delle imprese.
6. Capitalismo morale
I temi ambientali, della sostenibilità e del cambiamento climatico daranno una spinta al capitalismo morale, incentrato su settori nei quali sarà forte il richiamo alla responsabilità civica.
Bank of America stima che 20.000 miliardi di dollari - le dimensioni dell’S&P 500 - confluiranno nelle strategie ambientali, sociali e di governance nei prossimi 20 anni quando i Millennial e la Generazione Z diventeranno gli investitori primari.
Non solo, dal 2020 si passerà da un capitalismo focalizzato esclusivamente sulla massimizzazione del profitto e sugli azionisti, ad una forma più concentrata sul coinvolgimento delle persone.
7. Robotica e automazione
Gli Stati Uniti e la Cina stanno attualmente combattendo per conquistare il primato mondiale dell’intelligenza artificiale, tanto che la guerra commerciale probabilmente si trasformerà in una vera battaglia tecnologica.
Quantum Computing, gestione Dati, 5G, intelligenza artificiale, veicoli elettrici, robotica e sicurezza informatica: questi saranno gli ambiti nei quali il mercato e le potenze punteranno nel prossimo decennio.
L’automazione applicata al lavoro sarà un tema chiave da tenere d’occhio a partire dal 2020 poiché gli sviluppi potrebbero mettere a rischio fino al 50% dei posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2035.
8. Splinternet (connettività ovunque)
Man mano che tutto si sposta online la connettività onnipresente cambierà il tessuto della società.
Il mondo e le persone saranno sempre più connesse. Poco più della metà della popolazione cinese, per esempio, utilizza internet, il triplo degli utenti in rete negli Stati Uniti.
Il dato suggerisce che il traffico annuale di dati mobili in Cina potrebbe crescere del 56% rispetto al 35% negli Stati Uniti. Con politiche favorevoli e il sostegno del governo, è probabile che le società tecnologiche cinesi beneficeranno di questa tendenza sempre più in crescita del traffico dati.
9. Tutto smart
Tutto sarà sempre più smart e digitalizzato a partire dal 2020. Bank of America ha definito il tema della smart city uno dei più interessanti per gli investimenti. Tecnologia e dati trasformeranno tutto, dai trasporti urbani alla sicurezza cittadina, fino al controllo della temperatura negli edifici per uffici.
10. Industria spaziale
Il settore spaziale potrebbe valere fino a 1.000 miliardi di dollari entro il 2030, con le compagnie aerospaziali e di difesa che si appresteranno a raccoglierne i profitti.
Lo spazio potrebbe andare incontro ad una vera rivoluzione grazie allo sviluppo di nuove tecnologie (come i missili riutilizzabili), la miniaturizzazione dell’elettronica, la fruibilità della rete internet nello spazio e lo sviluppo del turismo in orbita.
Il calo dei costi e una maggiore funzionalità porteranno ad un interesse crescente nei confronti del settore spaziale, sia da parte dei singoli individui che delle imprese.
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