Cresce le prospettive positive in ottica strategica sull’intero comparto bond governativo internazionale.
“21 DAYS 5 HRS 15 MIN 13 SEC”. Questo il countdown in continuo aggiornamento che si può osservare su CME Group. Un trascorrere temporale che, secondo dopo secondo, circoscrive sempre di più l’attesa a “The next FOMC meeting is in:”. Ad alcuni investitori il monitoraggio di questa clessidra potrebbe apparire sconosciuto, ma l’utilità dello strumento a cui si fa riferimento è fondamentale.
Stiamo parlando del CME FedWatch Tool la cui sintesi è di facile comprensione: “Stay up-to-date with the latest probabilities of FOMC rate moves”. Ora, svelato il tema, possiamo ritenerlo di sicura attualità. Non fa più notizia l’esito dell’ultimo appuntamento della Fed ad inizio mese che, lasciando invariato il costo del denaro (tra il 5,25% e il 5,50%), ha posticipato a data futura un proprio intervento.
Di certo, attraverso la diffusione delle consuete minute, si potranno apprendere ulteriori elementi a sostegno della precedente scelta, ma, allo stesso tempo, possiamo fin da ora ipotizzare che il quadro generale non subirà particolari aggiornamenti: economia statunitense ancora in espansione, mercato del lavoro ben intonato, disoccupazione a livelli minimi, il tutto in veste di corollario alla sempre enigmatica inflazione che, seppure ridimensionata, vive di un rallentamento fin troppo cauto se paragonato alle aspettative di alcuni (molti) membri appartenenti al board della banca centrale a stelle e strisce. [...]
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