Elon Musk: o lo si ama o lo si odia. Appartiene di sicuro alla seconda categoria Bryan Collins, scrittore irlandese che ha elencato nel dettaglio i motivi della sua ammirazione.
Elon Musk è considerato uno degli uomini d’affari più produttivi e di successo del ventunesimo secolo.
Nato in Sud Africa ma cittadino USA dal 2002, è il CEO di SpaceX, Tesla, Neuralink e The Boring Co. Ha inoltre contribuito a creare o co-fondare società come PayPal, SolarCity e Hyperloop.
Di norma, è più che mai raro trovare un’opinione cauta su Musk e sul suo lavoro, e si passa molto spesso da un’enorme stima alla totale disapprovazione di metodi e vision dell’imprenditore statunitense.
Sembra inserirsi perfettamente in questa tendenza Bryan Collins, scrittore irlandese che ha elencato, su Forbes, i cinque motivi per cui Musk “compie l’impossibile”, riuscendo a fare così tanto e consentendo ai suoi team “di avere successo”.
Eccoli di seguito:
1) Comunica chiaramente
Molti uomini d’affari e ingegneri usano il cosiddetto gergo aziendale, acronimi e termini che hanno poco senso per chiunque, a parte quelli direttamente coinvolti nei progetti.
Ma allora come fanno i dipendenti di SpaceX, azienda che si occupa di complicate tecnologie del settore aerospaziale, a usare un linguaggio semplice?
Questa particolare caratteristica trova ovviamente la sua paternità in Musk, che ha “estirpato” gli acronimi dalla sua azienda come si fa con le erbacce, e insiste affinché i suoi team comunichino tra loro usando un linguaggio quotidiano.
Con una mail rivolta a tutti i dipendenti, Musk ha comunicato che avrebbe eliminato tutti gli acronimi non approvati da lui stesso. Non vuole un enorme glossario di termini da gestire, o ingegneri che si guardano attorno dubbiosi alle riunioni, perché non capiscono di cosa si sta parlando.
Secondo il suo biografo, Ashlee Vance, ha detto ai dipendenti di SpaceX:
“Il banco di prova per capire se utilizzare o meno un acronimo è chiedersi se agevola o complica la comunicazione.”
2) Impara dal fallimento
A settembre del 2017, la SpaceX ha pubblicato un video con una carrellata di errori montati sulla musica dei Monty Python, dal titolo “Come non far atterrare un razzo” (“How Not to Land or Orbital Rocket Booster”).
Nel video - un susseguirsi di tutti i lanci falliti da settembre del 2013 fino all’atterraggio di successo del dicembre 2015 - vengono elencati i motivi che, di volta in volta, spiegano i fallimenti:
guasto al sensore del motore, l’esaurimento dell’ossigeno liquido, il cedimento delle gambe preposte per l’atterraggio.
Questo non vuol dire che Musk insegue il fallimento per il solo gusto di farlo. E infatti il video si conclude con due atterraggi ben riusciti: a febbraio del 2015, la compagnia ha festeggiato l’atterraggio verticale di due razzi Falcon 9 a Cape Canaveral.
Lo stesso Musk una volta ha detto:
“Il fallimento qui è un’opzione. Se le cose non falliscono mai, vuol dire che non stai innovando abbastanza”.
3) Mette in conto un possibile crollo
Sebbene Musk spinga i suoi team a raggiungere obiettivi molto ambiziosi in tempi ristretti, pianifica sempre il peggio.
Un esempio su tutti: Tesla. Da quando è stata fondata, nel 2003, la società che produce auto elettriche ha quasi esaurito i fondi più volte e gli analisti l’hanno data per spacciata.
Musk ha dovuto finanziare la compagnia con i suoi soldi, e Tesla ha trovato la sicurezza finanziaria degli anni più recenti solo dopo aver iniziato a vendere le sue auto.
Nel 2014, la società si è allontanata dai problemi finanziari dopo aver raccolto 2 miliardi vendendo obbligazioni per finanziare la costruzione della più grande fabbrica di batterie del mondo, la Gigafactory. In quell’occasione, Musk disse:
“Non abbiamo necessariamente bisogno di tutti i soldi per Gigafactory in questo momento, ma ho deciso di stanziarli comunque ora, perché non si può mai sapere quando ci sarà un crollo”.
4) Combina abilità diverse
Per chi non è addentrato nella questione, trovare una soluzione per accettare pagamenti online (PayPal), fabbricare auto elettriche (Tesla) e lanciare missili riutilizzabili (Space X) non sembrano essere campi che hanno molto in comune.
Tuttavia, Musk è un maestro nel combinare capacità provenienti da discipline diverse come ingegneria, marketing, gestione organizzativa e altro ancora.
Nel 2016 il Wall Street Journal ha riferito che SpaceX è il maggiore investitore di SolarCity. Allo stesso modo, Tesla e SolarCity lavorano a stretto contatto per migliorare le loro tecnologie sulla batteria.
Dopo il lancio di Falcon 9 (Dragon) a dicembre, SpaceX ha assemblato Falcon Heavy (usando tre razzi Falcon 9) il 6 febbraio. Il Falcon Heavy è il razzo più potente mai lanciato nello spazio.
Larry Page, ad della casa madre di Google (Alphabet), considera Musk un esempio vista la sua capacità di combinare le lezioni tratte dalle diverse compagnie che gestisce:
“[Per essere Musk] è necessario avere un background ingegneristico e scientifico piuttosto ampio, un po’ di formazione alla leadership e un po’ di formazione in business administration o di conoscenza di gestione e organizzazione, oltre a sapere come raccogliere fondi.”
5) Imposta scadenze interne ed esterne
Dopo aver fondato SpaceX, Musk ha fissato una data per far il lancio di Falcon 1 nel 2003, ma il lancio è stato ritardato fino al 2006. Anche Tesla è nota per le scadenze non rispettate. La prima auto realizzata, la Tesla Roadster, è stata messa sul mercato nel 2008, ma un prototipo era pronto già dal 2006.
A lungo analisti e giornalisti hanno deriso la propensione di Musk a non rispettare le date cruciali da lui stesso proposte, parlando di Tesla come di un’azienda sempre più vicina alla fine.
Ma adesso l’imprenditore statunitense sembra aver compreso la differenza tra lo stabilire scadenze pubbliche e private. In tal proposito ha detto:
“L’intenzione è sempre quella di provare a promettere alle persone qualcosa che includa un margine di programmazione. Ma per raggiungere il programma esterno promesso, devi avere un programma interno ancora più rigido ”.
Più di recente, Musk ha vinto una scommessa pubblica su Twitter: i suoi team di Tesla sono riusciti a costruire la batteria al litio più grande del mondo in meno di 100 giorni.
Elon Musk rappresenta un caso estremo di CEO iperproduttivo e uomo d’affari. Ed è probabile che si riescano ad aumentare radicalmente le proprie possibilità di successo studiando il modo in cui opera.
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