L’auto connessa divide i costruttori auto sullo standard del 5G da adottare. La scelta tra 5G-ITS e 5G-V2X fa litigare le Case in attesa della decisione della Commissione Europea.
Il 5G fa litigare le case auto, alle prese con la definizione dello standard da utilizzare sulle auto connesse. Sono due i fronti che si sono creati tra i costruttori: c’è chi - come il gruppo Volkswagen e il gruppo Renault - spinge per lo standard ITS-G5 basato sul Wifi, e e chi - come BMW, Daimler, Ford e Psa - gli preferisce il 5G-V2X.
Il confronto sul 5G non si limita a questioni puramente tecniche ma investe anche la sfera politica, dal momento che la Commissione Europea sta faticosamente cercando di fissare i parametri delle vetture connesse ad internet. Un tema molto delicato che vale miliardi di euro e che vede coinvolti - oltre alle case auto - gli operatori delle telecomunicazioni. Per queste ragioni è in corso un’intensa attività di lobbying da parte dei rispettivi fronti.
Il 17 aprile si voterà la proposta della Commissione Europea, e negli ultimi giorni BMW e Deutsche Telekom hanno sollecitato il governo tedesco a prendere posizione a favore della tecnologia 5G-V2X perché - secondo le due aziende - l’ITS-5G rischierebbe di danneggiare gli interessi europei a vantaggio della Cina (molto più avanti in fatto di 5G) e rallenterebbe lo sviluppo delle auto connesse.
Le differenze tra ITS 5G E 5G-V2X
Per comprendere il motivo della spaccatura, non solo tra costruttori auto ma anche tra gli operatori telefonici - sullo standard di 5G da adottare in sede europea, è necessario capire le differenze tra i due standard oggetto del contendere.
L’ITS 5G si basa sul progetto “Wireless Access in Vehicular Environments” e sullo standard 802.11 delle connessioni WiFi che già utilizziamo abitualmente. Questa tecnologia presenta notevoli potenzialità nello sviluppo di applicazioni dedicate alla comunicazione V2V tra veicoli (Vehicle to Vehicle). Le critiche mosse all’ITS 5G riguardano la velocità di risposta del sistema (latenza).
Di contro, il 5G-V2X presenta una minore latenza e quindi una maggiore velocità di risposta; inoltre, questa tecnologia comporta un minore consumo di energia. Al di là degli aspetti tecnici, il 5G-V2X consentirebbe anche di tracciare una rotta comune con USA e Cina, che già da tempo hanno scelto di adottare questo standard. Chi appoggia questo standard ritiene che non puntarci equivarrebbe a far perdere competitività all’Europa.
Le posizione delle case auto sul 5G
Dunque, il 17 aprile si voterà per decidere quale standard 5G utilizzare sulle auto connesse. Costruttori auto, operatori telefonici e di IT (Information Technology) si stanno muovendo a soun di lobbying per essere in posizione favorevole e influenzare le scelte della Commissione Europea.
L’appoggio ventilato dalle autorità europee all’ITS 5G sarebbe accolto con favore da Volkswagen e Renault, ma avrebbe contro Daimler, Ford, PSA Group e gli altri soggetti che puntano sulla connettività 5G-V2X anche per non perdere terreno rispetto ai competitor internazionali.
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