Continuano i disservizi legati alla dichiarazione precompilata: dopo l’invio la ricevuta resta in elaborazione. Vediamo cosa fare con il 730 inviato ma con la ricevuta che non elaborata.
730 inviato, ma manca la ricevuta, questo è l’ultimo problema che è emerso dalla nuova dichiarazione dei redditi precompilata. Dopo l’invio del 730/2024, infatti, la ricevuta non viene rilasciata e rimane in “elaborazione”.
Il problema ci è stato segnalato da diversi lettori che ci hanno scritto per capire come procedere dopo l’invio visto che la mancata elaborazione della ricevuta ha delle ripercussioni anche sulla possibilità di annullare il 730 già inviato. Vediamo nello specifico cosa sta succedendo e cosa fare.
730 inviato con ricevuta in elaborazione
Il 730 precompilato e quello semplificato, quest’anno, stanno creando più problemi del previsto. Dopo i primi disservizi registrati proprio nei giorni del 20 e 21 maggio, a ridosso della possibilità di correggere e inviare la dichiarazione precompilata, che impedivano, appunto, di operare sul 730 precompilato, si aggiungono nuovi malfunzionamenti dopo l’invio.
Sono numerosi i cittadini che, pur avendo inviato il proprio 730 (in alcuni casi anche senza modifiche) il giorno 20 maggio, sono ancora in attesa di poter scaricare la relativa ricevuta, che rimane ancora in elaborazione.
Si potrebbe pensare che si tratti di un problema di poco conto, ma che in realtà ha delle conseguenze abbastanza serie.
Senza ricevuta la dichiarazione non può essere annullata
Se la ricevuta non viene elaborata il 730 inviato non può essere annullato. La possibilità di annullare il 730 inviato con errori o dimenticanze, infatti, è possibile da lunedì 27 maggio. Ma fintanto che la ricevuta rimane nello stato “in elaborazione” non si può procedere all’annullamento della dichiarazione inviata. La stessa Agenzia, infatti, scrive che
Per annullare la dichiarazione è necessario che lo stato della ricevuta dell’invio risulti con la dicitura “Elaborato”
Solitamente la ricevuta è elaborata in un massimo di 48 ore (anche se fino allo scorso anno nella maggior parte dei casi era possibile scaricarla anche dopo una manciata di minuti). Il 27 maggio sul proprio canale WhatsApp l’Agenzia delle Entrate assicura che
Qualora dovessero emergere eventuali anomalie anche dopo la presentazione della dichiarazione precompilata, verrà assicurata ai contribuenti la massima assistenza anche tramite messaggi personalizzati nella procedura web. In caso, i contribuenti sono sempre tenuti a verificare i dati presenti nella loro dichiarazione precompilata ed eventualmente a modificarli o integrarli anche attraverso la nuova compilazione semplificata
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Anche contattando l’Agenzia delle Entrate al telefono (cosa assai difficile, visto che non sempre si ottiene risposta), dopo lunga attesa, viene assicurato che tutto è regolare anche se ci sono state numerose segnalazioni al riguardo, e che i ritardi sono dovuti al gran numero di invii di questi giorni. La tempistica, assicurano dal call center, è di almeno 5 giorni lavorativi per inviare la ricevuta.
La preoccupazione dei contribuenti
Dopo una pubblicizzazione massiccia da parte della stampa sulla necessità di inviare la dichiarazione entro la fine di maggio al fine di ricevere il rimborso entro il mese di luglio, ora la preoccupazione è legata proprio alla possibilità che il ritardo nell’elaborazione della ricevuta possa far slittare la liquidazione del rimborso al mese successivo, anche se la dichiarazione è stata inviata nelle giuste tempistiche.
Cosa bisogna fare in questi casi? Ovviamente non c’è nulla da fare per sollecitare l’elaborazione della ricevuta. L’unica cosa possibile è continuare a monitorare la propria area personale in attesa del rilascio della ricevuta, perché in tutto ciò l’Agenzia delle Entrate non ha rilasciato nessuna dichiarazione su possibili disservizi o malfunzionamenti tecnici.
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