Eliminare gli sprechi alimentari è il primo passo verso un’alimentazione più sostenibile. Ecco quindi otto consigli per ridurre a zero gli sprechi.
Lo spreco alimentare è uno dei temi “green” su cui sempre più spesso ci si ritrova, per fortuna, a riflettere. Vivendo in piena emergenza climatica, ognuno nel suo piccolo può far qualcosa per ridurre il proprio impatto sull’ambiente ed evitare lo spreco alimentare è uno di questi.
In occasione della Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e sprechi alimentari, che si tiene ogni anno il 29 settembre, ci si può domandare quali siano le migliori strategie e alternative per ridurre al minimo lo spreco degli alimenti, facendo un passo in avanti verso la sostenibilità.
1. Saper fare una “spesa intelligente”
Per quanto possa sembrare scontato, una spesa consapevole è il primo strumento per combattere lo spreco alimentare. Comprare alimenti che in realtà non servirebbero, o che non si consumerebbero entro la data di scadenza, alimenta quel circolo vizioso che porta indiscutibilmente allo spreco.
Prima di andare al supermercato è quindi opportuno verificare quali alimenti sono terminati, in modo da aggiungere al carrello solo ciò che serve realmente, evitando di cadere in «offerte speciali» di prodotti che si rovinerebbero prima della consumazione.
Oltre a comprare lo stretto indispensabile è meglio prediligere frutta e verdura senza il packaging di plastica che comunque non aiuterebbe l’ambiente.
Un ultimo trucchetto arriva dalle scienze cognitive: sarebbe meglio fare la spesa a stomaco pieno in quanto a causa della fame inconsciamente si tende a riempire di più il carrello.
2. Occhio alle scadenze
Per evitare di buttare alimenti andati a male è meglio acquistare prodotti freschi solo se si è certi di poterli consumare nei giorni successivi. Inoltre, bisogna far attenzione alla dicitura riportata sull’etichetta.
Infatti, molti prodotti recano la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” che non corrisponde alla reale data di scadenza. In questi casi, superato il limite dei giorni indicato, l’alimento non va a male ma perde alcune caratteristiche organolettiche specifiche.
3. Attenzione al frigorifero
Come già scritto precedentemente, uno dei fattori di spreco alimentare è quello di non consumare il cibo entro la scadenza. Per evitare che i prodotti vadano a male bisognerebbe ricordarsi quando questi scadono.
Un buon metodo può essere quello di posizionare gli alimenti prossimi alla data di scadenza nei reparti centrali del frigo, sui quali lo sguardo cade per primi.
Inoltre, per conservare correttamente gli alimenti è necessario fare un check up al frigorifero facendo attenzione che si chiuda bene e che la temperatura sia tra 1-5 C°.
4. L’utilizzo strategico del congelatore
Oltre alla scadenza bisogna fare attenzione alla conservazione. Nel caso di prodotti freschi o di avanzi sarebbe meglio riporli nel congelatore e dividerli in porzioni più piccole in modo da non dover scongelare un’intera teglia quando magari si necessita di una «monoporzione».
5. Avanzi e ricette “svuota frigo”
Se a pranzo o a cena avanza del cibo è meglio che questo sia riutilizzato per un pasto successivo. Oltre agli avanzi però bisogna anche considerare gli «scarti» prodotti durante la preparazione del proprio pasto.
Molto spesso infatti si sprecano alimenti perché presenti in piccole quantità, basti pensare al singolo pomodoro o carota lasciati a marcire nei contenitori del proprio frigorifero.
In questo caso si può liberare la fantasia e riadoperare quegli scarti e avanzi dando vita a nuovi pasti. Un esempio classico è il pane raffermo che può essere riutilizzato trasformandolo in pangrattato o nella base per delle succulenti polpette.
6. Darsi al compostaggio degli scarti
Se si possiede un orto, o si conosce qualcuno che lo possiede, esiste un modo ingegnoso e utili per adoperare gli scarti: quello del compostaggio.
Si potrebbe quindi riciclare e trasformare in concime gli scarti della propria cucina grazie a questa pratica, un metodo semplice ed efficace per smaltire i rifiuti.
7. Non lasciarsi ingannare dalle apparenze
Nel caso della frutta e verdura per quanto possa sembrare «brutto» un alimento a causa dell’eccessiva maturazione e delle ammaccature è meglio non sprecarlo. Un modo facile potrebbe essere quello di impiegarlo per fare dolci, frullati o zuppe.
8. Preferire le piccole porzioni al formato «maxi»
Piatti pieni, o meglio traboccanti, di cibo sono una delle cause maggiori dello spreco, in quanto non si può consumare tutto ciò che c’è nel piatto. Sarebbe consigliabile ridurre le porzioni e se si avvertono i morsi della fame avanzare si potrebbe sempre optare per un «bis».
Perché ridurre le perdite e sprechi alimentari?
Dopo aver visto alcuni consigli utili per ridurre al minimo lo spreco degli alimenti è il caso di comprendere il perché sia così importante che ognuno presti la massima attenzione.
Lo spreco degli alimenti mina la sostenibilità del sistema alimentare globale; la produzione di qualsiasi alimento vede l’impiego di numerose risorse energetiche: sprecare il cibo vuol dire aver sprecato anche risorse quali acqua, terra, energia, forza lavoro e capitale.
Oltre a tale spreco, come se non bastasse, lo smaltimento di perdite alimentari contribuisce alle emissioni di gas serra, accelerando il cambiamento climatico. Senza contare che ciò provoca un aumento dei prezzi.
A livello globale si stima che il 17% della produzione alimentare vada sprecato e circa il 14% degli alimenti prodotti si perda durante la raccolta, il trasporto e la vendita al dettaglio.
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