Bill Gates torna a parlare di epidemia, lanciando l’ennesimo avvertimento quasi profetico. E, soprattutto, ammonisce i Paesi del mondo, spiegando perché sono stati così impreparati dinanzi al coronavirus
Ci sarà un’altra epidemia e farà scalpore: questo l’ultimo messaggio di Bill Gates.
Torna a lanciare profezie il miliardario, non nuovo in interventi sulla situazione coronavirus nel mondo. E, soprattutto, sulle prospettive del prossimo futuro. Non c’è da stare tranquilli secondo il fondatore di Microsoft: di pandemie ne arriveranno ancora e non passeranno inosservate.
Bill Gates ha voluto quindi ribadire che gli Stati non hanno risposto con prontezza, dimostrando di avere avuto finora altre priorità, soprattutto di spesa.
Bill Gates: “dinanzi all’epidemia un fallimento”. Ecco perché
La preparazione all’epidemia, e dunque la strategia per gestirla, sono state un fallimento: parola di Bill Gates.
Il magnate fondatore di Microsoft non ha dubbi sul bilancio di quanto accaduto finora con la diffusione globale del coronavirus:
“C’è stato un fallimento nella preparazione e il costo sarebbe stato esiguo rispetto a quanto spendiamo per essere pronti alla guerra.”
Prevenire scenari così cupi, come quelli che si sono verificati con l’attuale pandemia, sarebbe stato possibile con maggiore responsabilità secondo Bill Gates. E, soprattutto, con scelte diverse da parte dei governanti, poco concentrati sulla sanità e molto focalizzati sulla forza militare nazionale.
Il miliardario ha le idee chiare al riguardo:
“Non abbiamo fatto simulazioni chiedendoci: e le case di riposo? e la preparazione fabbriche? e il regime dei test?”
Proprio i test avrebbero fatto la differenza se gestiti e preparati in modo diverso. E se eseguiti con velocità. Ci sono, secondo Bill Gates, esempi più virtuosi nella sfida al coronavirus: Taiwan, Australia, Nuova Zelanda.
Questi Paesi si sono mossi in tempo. Gli altri? Forse impareranno da questa lezione. Perché, a detta di Bill Gates: “dobbiamo prepararci alla prossima. La prossima [epidemia] attirerà l’attenzione.”
Una nuova profezia è stata, dunque, lanciata?
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